ROSALBA CARBUTTI
Cronaca

Tariffe bus, ipotesi rincari. Nuova bozza sul tavolo con aumenti dal 1° marzo

Idea rialzi del 53 per cento per la corsa singola: da 1,5 a 2,3 euro. La proposta di Tper sarebbe al vaglio dell’amministrazione. Borgonzoni (Lega): "Si lasciano i costi invariati, Bologna invivibile"

Giuseppina Gualtieri, presidente e ad di Tper, e il sindaco Matteo Lepore

Giuseppina Gualtieri, presidente e ad di Tper, e il sindaco Matteo Lepore

L’ora ’X’ per l’aumento dei biglietti del bus potrebbe essere vicina. Tper e Comune non confermano, ma l’ipotesi di rincari ’balla’ da mesi. E, oggi, con l’arrivo del nuovo anno, dopo alcune interlocuzioni, alcune proposte sarebbero già sul tavolo. Una nuova ipotesi di adeguamento delle tariffe sarebbe, infatti, già stata inviata da Tper all’amministrazione e su questa si dovrebbe presto trovare la quadra, visto che la bozza di nuovi prezzi prevede l’avvio il primo marzo. Un rincaro che vedrebbe passare il biglietto urbano (75 minuti) da 1,50 euro a 2,30 euro, con un aumento del 53,33%. Per quanto riguarda, invece, il titolo di viaggio in vettura il prezzo salirebbe da 2 a 2,50 euro con un aggravio del 25%. Salasso anche il city pass da dieci corse con tariffe a quota 19 euro anziché 14. Potrebbero crescere anche i costi per i biglietti giornalieri (da 6 a 9 euro), mentre il ritocco per gli abbonamenti mensili sarebbe di tre euro (39 euro anziché 36; 30 euro per gli under 27 che ora ne pagano 27). Piccoli rincari anche per gli abbonamenti annuali (quelli impersonali passano a 340 euro anziché 330; quelli personali toccano quota 310 euro invece di 300). I rincari riguarderebbero anche il servizio extraurbano con aumenti da zona a zona.

Cifre, comunque, ritoccate al rialzo rispetto alle proposte di Tpb (società titolare del contratto di servizio, erogato da Tper e partner privati) rivelate dal ’Carlino’ nel novembre scorso. Stando, infatti, alla vecchia bozza 2023, il rincaro della corsa singola sarebbe dovuto essere più contenuto passando, ad esempio, da 1,5 a 2 euro; con biglietto a 2,2 euro in vettura. Anche per il city pass si ventilava un rialzo di 4 euro, mentre la nuova idea lo quantifica in 5 euro.

In attesa di capire se l’aumento delle tariffe verrà confermato, è chiaro che il tema resta al centro della discussione. La decisione finale sui nuovi prezzi dei biglietti del bus era stato fissato il 30 settembre scorso, ma poi si è passati al 31 ottobre. Infine, vista la necessità di gestire l’emergenza alluvione che ha colpito la città, il 4 novembre le parti hanno deciso per un’ulteriore proroga prima di avviare un’eventuale manovra tariffaria e quindi ritoccare al rialzo il costo dei biglietti dei bus per i servizi urbani ed extraurbani.

L’adeguamento delle tariffe all’inflazione, del resto, è previsto dall’articolo 12bis del contratto di servizio: un diritto che viene riconosciuto ogni due anni. Ma ormai ’congelato’ dal 2019 (i prezzi degli abbonamenti dal 2012, ndr) quando, con l’allora sindaco Virginio Merola, il ticket comprato a terra passò a 1,5 euro e quello a bordo a 2 euro. Sul piede di guerra la Lega, con la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni: "Avevamo già chiesto mesi fa che i costi dei ticket restassero invariati. E, invece, come volevasi dimostrare, terminate le elezioni regionali di novembre, ecco che torna in ballo la questione. Le ipotesi in campo sono insostenibili, soprattutto considerando che si tratta di cifre non in linea con i servizi forniti dal nostro trasporto pubblico. Si parla di costi simili a quelli di altre città internazionali dove, però, a differenza di Bologna, il trasporto pubblico funziona davvero, tant’è che si può rinunciare all’auto". L’esponente del Carroccio, insomma, chiede che non ci siano ritocchi al rialzo delle tariffe dei bus, perché così "Bologna rischia di diventare invivibile".

L’assessore ai Trasporti, Michele Campaniello, appena insediato a metà dicembre, interpellato sul tema, accusò il governo quantificando tagli sulla spesa corrente del Comune di 20 milioni fino al 2028. Tagli che "è chiaro che ci imporrano di fare delle scelte...". Si vedrà.

Intanto a tenere banco è anche il nuovo bus h24 che collegherà la città con l’aeroporto, annunciato dal sindaco Matteo Lepore. La civica Samuela Quercioli (Bologna ci piace) oggi interpellerà Campaniello in question time proprio sul contratto che ’disciplina’ il People Mover, la monorotaia che collega stazione e aeroporto. Al punto 6 del documento del 2009, infatti, segnala la consigliera, è scritto che "l’impegno del Comune a partire dalla data in funzione dell’opera, il BLQ, verrà soppressa", sottolineando l’ulteriore impegno di Palazzo d’Accursio "di non finanziare altri servizi di trasporto pubblico locale dedicati al collegamento tra stazione e aeroporto, concorrenziali al People Mover".