Tassa di soggiorno, il record Raccolti quasi 11 milioni di euro Santori: "Meglio del pre Covid"

Il consigliere dem delegato: "Aprile, luglio e ottobre i mesi migliori, boom della Formula 1". Altri Comuni in procinto di adottare l’imposta. "Il nostro territorio ha un altissimo potenziale"

Tassa di soggiorno, il record  Raccolti quasi 11 milioni di euro  Santori: "Meglio del pre Covid"

Tassa di soggiorno, il record Raccolti quasi 11 milioni di euro Santori: "Meglio del pre Covid"

di Paolo Rosato

"Siamo al record di sempre: la tassa di soggiorno nel 2022 porta un incasso di 10 milioni e 700mila euro. Nel 2019 il gettito era stato di 200mila euro in meno, siamo molto soddisfatti". Il consuntivo è quello dei sorrisi per Mattia Santori, consigliere del Pd delegato dal sindaco al Turismo che ieri ha avuto ‘l’onere’ di raccontare alla stampa un dato forse non del tutto inaspettato. Che il turismo avesse ricominciato a volare, a Bologna, più o meno si sapeva. Qui però si va oltre: i numeri sono addirittura maggiori del pre-pandemia, per quanto riguarda la tassa di soggiorno. E ci sono delle ragioni precise. "E’ sicuramente un dato che parla di resilienza e ripresa – argomenta il fondatore delle Sardine –, una cosa che sta accadendo alle destinazioni turistiche di tutto il mondo. Ma, del resto, lo vedevamo dai tassi di riempimento delle camere degli alberghi che tutto fosse in netta ripartenza".

Quali sono stati i mesi più remunerativi?

"Aprile, luglio e ottobre. Aprile è stato il vero mese della ripartenza, dopo che il primo trimestre si portava appresso il peso di Omicron e del Covid. Benissimo la Formula 1 a Imola, prima c’era stata Pasqua e in quel periodo abbiamo avuto un riempimento oltre il 90% di tutti gli alberghi metropolitani. Speriamo nel 2023 di non rivivere quel primo trimestre gennaio-febbraio-marzo, fu peraltro il mio inizio nel nuovo ruolo. Ma dopo un anno è tutto diverso".

E la Coppa Davis a settembre?

"Settembre ha avuto numeri ottimi, di poco sotto quelli di ottobre, ed è andato molto meglio, per esempio, del mese di agosto. Quindi quel traino del tennis c’è stato eccome".

Le previsioni del gettito del 2022 erano queste oppure sono state maggiori?

"Il consuntivo finale è andato oltre, avevamo previsto un 10% in meno di quello che è stato incassato".

E reinvestirete quel surplus in qualche modo particolare?

"La redistribuzione delle risorse incassate dalla tassa di soggiorno, come noto, finiscono in tre macro-categorie: la promozione nazionale e internazione della destinazione, il rafforzamento dei servizi e dell’accoglienza del turista, la riqualificazione e la gestione dei beni culturali. Abbiamo quindi deciso di inserire, all’interno della prima voce, quella della prmozione, anche gli eventi sportivi. E l’extra-gettito verrà investito proprio su quel tipo di eventi, su scala più locale e territoriale. Lo sport ha un forte impatto sulla crescita del turismo, vedremo con l’assessora Li Calzi se quelle risorse andranno dentro ai bandi o direttamente a sostegno di chi promuove quegli eventi".

Com’è il rapporto tra presenze nell’alberghiero e nell’extra-alberghiero?

"Il gettito normalmente proviene per il 70% dall’alberghiero, il 30% dall’extra. Sul 2022 però abbiamo registrato un deciso aumento del gettito della tassa di soggiorno dai B&B: dal mezzo milione di euro del 2021 siamo passati al milione e 200mila euro del 2022".

Ci sono novità sulla regolamentazione di quel settore?

"C’è sicuramente un tema di contrattazione europea e di trasparenza delle piattaforme, sul quale da sempre chiediamo più attenzione".

La chiave metropolitana, a che punto è il dialogo con i Comuni che non applicano ancora la tassa di soggiorno?

"La destinazione turistica va da Imola a Modena e da Argelato a Monghidoro, sono stato io a promuovere singolarmente, per ogni Comune, un’imposta di soggiorno che resti sul territorio comunale di incasso, risorse da impiegare accanto a quelle che vengono redistribuite dall’incasso generale metropolitano. Ne beneficiano già una decina di municipalità, Castel Maggiore e San Lazzaro iniziano quest’anno e un’altra dozzina di amministrazioni sono al tavolo con noi per cambiare passo: quelli sono soldi in più che possono fare la differenza, le amministrazioni con una vocazione più turistica hanno un potenziale d’incasso 350mila-400mila euro. Non dobbiamo più convincere nessuno, la svolta è in corso".

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