ZOE PEDERZINI
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Cronaca

Tasse sui rifiuti, il caso Baricella: “Chi ha animali domestici pagherà di più”

Nel Comune bolognese introdotta la ‘nuova tariffa corrispettiva puntuale’ per l’indifferenziato. Le proteste delle associazioni animaliste. Il sindaco Mattioli: “La logica è che ‘chi inquina paga’, ma a nostro avviso occorre distinguere tra chi ha diritto all’esenzione”

Introdotta la Nuova Tariffa Corrispettiva Puntuale per l'indifferenziato a Baricella. Penalizzati, in particolare, sembrano essere i padroni dei gatti per lo smaltimento delle lettiere

Introdotta la Nuova Tariffa Corrispettiva Puntuale per l'indifferenziato a Baricella. Penalizzati, in particolare, sembrano essere i padroni dei gatti per lo smaltimento delle lettiere

Baricella (Bologna), 8 gennaio 2025 – Nuova Tariffa Corrispettiva Puntuale per l'indifferenziato. Appena introdotta e a Baricella è già polemica per il 'trattamento' predisposto per i rifiuti degli animali da affezione. Penalizzati, in particolare, sembrano essere i padroni dei gatti per lo smaltimento delle lettiere

Addio Tari, in Emilia Romagna è tempo di Tariffa puntuale

A parlare le associazioni animaliste: "A Baricella i proprietari di animali domestici pagheranno la bolletta sulla raccolta rifiuti più salata rispetto agli altri. Dall'aprile 2023 ogni utente ha un bidoncino per ciascun tipo di rifiuto, che deve esporre solo nei giorni preposti: il bidoncino dell'indifferenziato è svuotato una volta ogni sette giorni, obbligando i possessori di animali domestici a tenere in casa deiezioni, lettiere e traversine. Qualora il bidoncino assegnato non sia sufficiente a contenere i rifiuti animali, occorre chiederne di aggiuntivi, che si pagheranno a parte". Gli animalisti proseguono: "La tariffa corrispettiva sull'indifferenziata attribuisce un numero di conferimenti base per categoria di nucleo familiare, senza tener conto della presenza degli animali domestici. I più penalizzati sono proprio i possessori di gatti e animali anziani/disabili. Eppure Baricella, comune rurale, ha tanti cittadini proprietari di animali domestici, soprattutto cittadine che si fanno carico di cani e gatti anche a sostegno delle attività di associazioni animaliste di Bologna città. Chiediamo al sindaco di rivedere le decisioni prese e contrattualizzate con Hera al fine di eliminare la disparità di trattamento tra utenti e a tutela del benessere animale".

Così il sindaco Omar Mattioli: "La Tariffa corrispettiva puntuale è lo strumento con cui la Regione, nel suo Piano di gestione dei rifiuti, punta alla riduzione del rifiuto indifferenziato a fini ambientali. La logica della Tcp è che ‘chi inquina paga’, ovvero ‘ognuno paga per il rifiuto che produce’: una logica ineccepibile in teoria, ma che però in pratica si scontra con le ricadute sociali su alcune tipologie di utenti. Ad esempio le persone che vivono da sole o le famiglie con disabili, che prima della Tcp godevano di consistenti riduzioni sulla Tari, ora da regolamento Atersir non potranno più averle. Il regolamento riconosce invece l’esenzione per il conferimento di pannolini e pannoloni di anziani e neonati. Il tema posto dagli animalisti è proprio questo: è giusto ‘socializzare’ i maggiori costi per lo smaltimento delle deiezioni canine, tra tutti gli utenti del servizio (anche tra chi non possiede animali)? A nostro avviso occorre distinguere: ad esempio chi possiede animali per ragioni legate alla fragilità del nucleo familiare o di utilità pubblica (ciechi, persone sole, colonie feline, chi recupera animali abbandonati) ha diritto a quelle esenzioni. Il problema è che né Atersir né Hera sono disponibili a valutarne l’applicazione. È una battaglia nella quale ci sentiamo di porci a fianco degli animalisti, fin dove abbia dei criteri di ragionevolezza, e speriamo che anche la Regione voglia affrontare questo tema".