Tassista aggredito a Bologna, due in carcere. Al setaccio le telecamere

Pestato anche un netturbino, la polizia al lavoro

Hendrik Atti, il tassista aggredito (FotoSchicchi)

Hendrik Atti, il tassista aggredito (FotoSchicchi)

Bologna, 14 dicembre 2018 - Il gip del Tribunale di Bologna, Rita Zaccariello, ha convalidato l'arresto e disposto il carcere per i due ragazzi - un 22enne molisano di origini nordafricane e un marocchino di 30 anni - accusati di aver preso a sprangate la notte tra martedì e mercoledì un netturbino e il tassista Hendrik Atti in via Ugo Bassi. Gli aggressori erano stati fermati dalla polizia con le accuse di lesioni personali pluriaggravate e denunciati per avere danneggiato l'auto del tassista. Con loro c'era anche una bolognese di 28 anni, denunciata per lesioni e minacce.

Gli investigatori stanno ancora cercando altre due persone che avrebbero partecipato al pestaggio. Per individuare i fuggitivi, i poliziotti del commissariato Due Torri San Francesco hanno acquisito i video della sorveglianza, sia pubblica che privata, presenti tra via Ugo Bassi e via Lame, la direzione di fuga presa dalla banda dopo l’aggressione. Immagini che, pur senza la collaborazione degli arrestati, potrebbero già bastare a individuare a dare un volto e un nome ai due aggressori che mancano all’appello.

Inoltre la chiave a pozzetto utilizzata per picchiare il dipendente della Brodolini e il tassista, ritrovata proprio sotto al portico in via Lame, è stata affidata alla Scientifica, per verificare se, oltre a quelle dei due arrestati, ci siano altre impronte utili alle indagini. In un primo momento sembrava che gli aggressori fossero quattro. Poi il netturbino, ascoltato dalla polizia, ha spiegato che in realtà il gruppo era composto da quattro uomini e una donna. Il pm che coordina le indagini della polizia è Domenico Ambrosino.

 

 

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