Bologna, tatuatore eroe: assiste alla rapina e insegue la baby gang

Luigi Guerzoni ha udito le urla di una sessantenne, in vicolo Urbaga. Ha visto i giovanissimi ladri scappare con il volto coperto "Forse avevano un coltello, ma non mi sono fatto intimidire"

Bologna, 26 marzo 2023 – Quando ha sentito urlare una donna e visto tre sospetti che fuggivano, Luigi non ci ha pensato su. È uscito fuori dal suo negozio ed è corso dietro ai giovanissimi rapinatori, in quel dedalo di strade e stradine alle spalle di via Marconi. Riuscendo alla fine a raggiungerli e a farsi restituire la borsa che avevano appena strappato alla vittima.

Il tatuatore Luigi Guerzoni con la moglie Wanda Maraglio
Il tatuatore Luigi Guerzoni con la moglie Wanda Maraglio

Il cittadino eroe si chiama Luigi Guerzoni, ha da poco aperto il suo negozio di tatuaggi ‘Paradise Tattoo & Piercing’ in via Morgagni, a due passi da vicolo Urbaga dove la donna, una sessantenne, era stata appena aggredita dai tre ragazzini, che oltre a puntarle contro un coltello, per derubarla della borsa l’avevano anche buttata a terra.

"Ero nel mio negozio, quando ho sentito delle grida – racconta Luigi –. Mi sono affacciato sulla strada a guardare e ho visto sfrecciare questi tre ragazzini, che mi sono sembrati subito sospetti, perché avevano il volto praticamente coperto dal cappuccio della felpa tirato su. Ho capito che qualcosa non andava e sono corso loro dietro".

Luigi ha usato l’astuzia: "Li ho inseguiti per circa trecento metri, mentre giravano tra le stradine della zona – spiega –, ma cercando di non farmi notare. Così, quando erano più tranquilli e avevano rallentato il passo, mentre giravano in via Azzo Gardino, con uno slancio gli sono stato dietro, ho dato una pacca sulla schiena di quello che aveva con sé la borsa e gli ho detto di consegnarmela subito".

Uno dei tre ha anche cercato di reagire, ma Luigi non si è fatto intimidire: "Uno dei tre aveva qualcosa in mano, forse un coltello. Si sono detti qualcosa tra loro, poi sono fuggiti via. Io non sono un poliziotto, non potevo fermarli, ma il mio intento era comunque aiutare la signora, restituendole quanto le avevano rubato. E credo di essere stato utile".

Un gesto di coraggio, quello di Luigi, che è stato subito riconosciuto dalla vittima: "Ho visto la donna che intanto si era spostata all’angolo tra via Marconi e via Riva Reno, zoppicando e con una gamba insanguinata – racconta ancora il tatuatore –: l’ho raggiunta e le ho riconsegnato la borsetta. È stata contentissima: non smetteva di ringraziarmi".

In via Riva Reno è intervenuto il personale delle Volanti, che ha avviato le indagini per individuare i tre giovanissimi rapinatori. "Non so quanti anni avessero, ma non credo più di diciassette. Sembravano di origine nordafricana, li ho visti di sfuggita, perché avevano il volto parzialmente coperto", spiega ancora Luigi.

Che nella sua corsa fino a bloccare i giovanissimi rapinatori è stato anche ripreso dalle telecamere di sorveglianza di un negozio, subito consegnate alla polizia, affinché possano essere usate per individuare i membri della gang.

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