BENEDETTA CUCCI
Cronaca

La tavola delle feste: vintage e dorata

Cangiante, elaborato, vintage. Figuriamoci se questa ultima parola non finiva sulla tavola di Natale

La tavola di Natale: vintage e dorata

La tavola di Natale: vintage e dorata

Bologna, 19 dicembre 2023 – Cangiante, elaborato, vintage. Figuriamoci se questa ultima parola non finiva sulla tavola di Natale. Però, la cosa interessante, quando si parla di "baciato dal tempo", è che tutti alla fine si ritrovano in casa un servizio di quelli di una volta, con la zuppiera in pompa magna, i piatti candidi bordati di oro con i fiorellini, mestolini e mestoloni, porta salsa e vassoi merlettati. Se non tutti, in tanti.

Perché sono quei servizi che vengono tramandati di generazione in generazione ma che in molti non hanno il coraggio di utilizzare. Troppo vetusti, pensano. E invece quest’anno il decor natalizio per addobbare la tavola – di cui tratta il nostro podcast il Resto di Bologna di oggi, ascoltabile online sul nostro sito – li sdogana completamente e lo fa anche per le tovaglie ricamate coi tovaglioli abbinati.

Che gioia… già si sentono tutti quegli armadi che si aprono e prendono aria. Benvenuto Natale in famiglia, ricordando che la famiglia, oramai è soprattutto quello stare insieme a persone cui si vuole molto bene: le famiglie ce le scegliamo noi, ma se succede che in mezzo ci siano davvero i parenti del cuore, beh, allora è tombola! Non bisogna aver paura dell’oro: non è più sopra le righe. Poi da quando la sala di palazzo Bentivoglio è stata da poco inaugurata tutta ricoperta di carta oro per accogliere le opere di Felice Giani, e la muratura di Fondazione Prada, si presenta come una distesa di foglie d’oro, è chiaro che non è l’oro a fare il contesto, è semmai il contesto a infangare il buon nome dell’oro. Che essendo a volte presentato in maniera opulenta e sopra le righe, tiene tutti lontani.

A questo punto apriamo i cassetti e tiriamo fuori la posateria pesante e se non l’abbiamo ricorriamo ai mercatini: di cucchiai, forchette, coltelli, mestoli e forchettone da arrosto ce n’è quanti ne volete, la gente se n’è disfatta nell’era della cecità estetica e adesso tanto fragore aspetta solo l’arrivo di nuovi illuminati. E poi la tovaglia: ricami a volontà e come centro tavola rami di abete e pigne.