Bologna, taxi introvabili, un giorno di delirio

Bologna, 17 marzo 2018 - Ieri. Per giunta un venerdì. Giornata problematica tipica causa Cosmoprof, non semplice per chi ha avuto bisogno di un taxi. Introvabili, sì è successo, sia al cellulare, sia nei punti focali di carico e scarico: code lunghissime in stazione, caos in aeroporto, attese importanti in centro.

Al telefono non ne parliamo. In mattinata, alle 11, abbiamo effettuato un test con i due operatori bolognesi, Cat e Cotabo: il primo non prendeva prenotazioni a mezzogiorno, il secondo nemmeno, con una speranziella soltanto con richiesta istantanea, senza prenotazione.

Tra le 17 e le 18 ancora niente prenotazioni per Cat, tutte le macchine sono fuori, Cotabo invece si dice disponibile alle 17 e 20. Idem con patate per i noleggi con conducente: Cosepuri e Saca, i due più noti, per le 17 non prendono prenotazioni. In mattinata diversi altri Ncc avevano tutte le auto impegnate tra mezzogiorno e l’una.

Insomma, nelle ore di punta di una giornata modello, in cui chiunque vuole raggiungere la Fiera dal centro mentre turisti scendono dall’aereo per raggiungere alla velocità della luce il selfie sotto al Nettuno, la situazione è ancora questa.

Ma come trovare una soluzione? Bastano più licenze (attualmente 609 in città, potenziali 742 in Città Metropolitana) dei taxi o servono altri accorgimenti di mobilità? Sul tema, due settimane fa, era intervenuta l’assessore al Traffico, Irene Priolo. «Le attuali licenze sono insufficienti – aveva detto la Priolo –, il servizio va potenziato, in stazione e aeroporto soprattutto. Stiamo aspettando il parere dell’authority per per sbloccare altre 36 licenze (che sono già in organico, ndr)».

Ma il discorso dell’assessore è più ampio, la trattativa con i tassisti va avanti anche su politiche complementari, specie su fasce orarie, e nel prossimo piano del traffico (novità a maggio, l’ultimo è del 2007, da allora le licenze sono invariate) potrebbero esserci sorprese.

Intanto però, i sindacati non sono proprio convinti che aumentare il parco macchine sia la panacea di tutti i mali. UilTrasporti è sostanzialmente contraria. «Prima delle licenze l’amministrazione si concentri su altre cose – sottolinea Mirko Bergonzoni –. è stato presentato il tram, ci sono People Mover, car sharing e bike sharing da portare a termine. I tassisti – incalza UilTrasporti – non possono essere il capro espiatorio. Spieghiamo alle persone che con la neve, quando si diceva non ci fossero taxi, avevamo l’aeroporto e l’Alta Velocità con forti ritardi, di conseguenza tutti avevano necessità dei taxi. Piuttosto si facciano delle politiche di mobilità sensate: dal 2007 sono calate del 20% le corsie preferenziali a favore di piste ciclabili e restringimenti di carreggiata.

La stazione dell’Alta Velocità – aggiunge Bergonzoni – è irraggiungibile a causa della soppressione della preferenziale in via Carracci e la velocità di commerciale dei bus è diminuita di quasi 2 punti. T-Days, sia dia l’accesso ai taxi dopo l’una di notte. Noi con la Priolo ci mettiamo tutta la buona volontà, ci aiuti a lavorare bene». Sempre Bergonzoni fa notare la tangenziale piena alle 7 di mattina e i taxi vuoti giovedì, primo giorno del Cosmoprof. «L’aeroporto raddoppi la fila di carico, lo spazio c’è».

Fatalista Franco Sarti di Unica Taxi Cgil. «Quelle 36 licenze ormai sono in organico, amen, noi fummo contrari a suo tempo. Piuttosto non può essere sempre colpa nostra– spiega Sarti –, vanno riviste le fasce orarie dei taxi, vanno rivisitate, le abitudini della città sono cambiate. E Tper dovrebbe prevedere un servizio diverso dalla Fiera: è insufficiente un’ultima corsa alle 19, bisognerebbe garantire il servizio fino a un’ora e mezza dopo». Intanto proprio ieri il Comune ha fatto sapere di aver pizzicato, tramite la municipale, un tassista abusivo al Cosmoprof. L’uomo, cinese, aveva trasportato sei connazionali dall’aeroporto.