Bologna, tassisti a Merola: "Ci scusiamo coi cittadini ma la mobilità è un fallimento"

Lettera congiunta di sindacati e associazioni di categoria dopo l'inferno del Cosmoprof, i taxi proclamano lo stato di agitazione. "Al tavolo dei grandi eventi dobbiamo esserci anche noi“. E da lunedì comincia la Fiera del Libro

Taxi a  Bologna (foto Schicchi)

Taxi a Bologna (foto Schicchi)

Bologna, 22 marzo 2018 - Riunione fiume dei sindacati e delle associazioni di categoria dei tassisti, che ieri si sono ritrovati al consueto tavolo post Cosmoprof. Quel caos è stato motivo di riflessione per tutta la categoria, tanto che Ascom Taxi, Confartigianato Taxi, Cna-fita, Tsb, Uiltrasporti Taxi, Unica Taxi, Uri Taxi hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione e di affidare a un documento congiunto la loro posizione attuale. Alla vigilia della Fiera del Libro e del tavolo convocato in Comune dal sindaco Virginio Merola – al quale le sigle dei taxi non sono stati invitati – questa lettera diretta proprio al primo cittadino è destinata a fare rumore.

Il testo: “Abbiamo assistito increduli in questi giorni alla caccia al colpevole per il disastro della mobilità durante il Cosmoprof – scrivono –. Visto che nessuno lo ha fatto, intanto, vogliamo chiedere scusa ai cittadini di Bologna ed agli ospiti del Cosmoprof che hanno subito i disagi di queste giornate. Per quanto ci compete abbiamo provato a fare al meglio il nostro lavoro. Abbiamo messo in campo i servizi di taxi collettivo nei posteggi della stazione Fs e della Fiera. Abbiamo messo in allarme tutti i turni di servizio.

Ma come tutti ci siamo ritrovati nel traffico. Traffico amplificato da tante scelte discutibili: non si è provveduto a chiudere una buca che dimezzava la carreggiata di via Stalingrado e il giorno di inizio fiera si è aperto un cantiere in viale Aldo Moro. Nessuno ha pensato ad un parcheggio adeguato per le centinaia di bus turistici che hanno parzialmente bloccato via Stalingrado e piazza della Costituzione, nonostante le nostre richieste non si è creato un percorso protetto dalla stazione alla fiera e viceversa, in questo modo il percorso stazione fiera anziché durare 7/8 minuti, durava almeno il doppio con una velocità commerciale attorno ai 9 km orari.

A tutto questo si aggiunge che la tangenziale nelle ore mattutine e pomeridiane è sempre stata intasata impedendo il normale flusso dei taxi da e per l’aeroporto.  Quanto è successo durante le giornate del ‘Cosmoprof’ è l’evidenza di cosa capita quando ogni ‘attore’ non è in rete con gli altri.

Per questi motivi ci dispiace ma non accettiamo il ruolo di capro espiatorio, respingiamo nettamente le affermazioni tese ad attribuire al solo servizio taxi la responsabilità per il fallimento della mobilità cittadina che ha avuto il suo culmine nella giornata di venerdì 16 marzo. Chiediamo che l’Amministrazione Comunale nell’attivare il tavolo di lavoro con tutti i soggetti interessati ai grandi eventi, tavolo già esistente ma negli ultimi tempi mai convocato, chieda collaborazione ed offra coordinamento e capacità di gestione della mobilità in città a vantaggio dei cittadini e degli utenti.

In attesa di tutto ciò le organizzazioni sindacali dichiarano lo stato di agitazione in attesa di atti e fatti concreti a tutela della mobilità pubblica a partire dalla prossima fiera. Noi siamo pronti a fare la nostra parte se ci sarà rispetto dei ruoli a cui ciascuno è chiamato“.

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