Teatro Comunale, un simbolo per i cittadini

Dopo l’incendio del 1745, la costruzione del primo ’odeon’ alla portata di tutti. Storia, aneddoti e curiosità sul luogo di aggregazione

Il Teatro Comunale di Bologna, sito in Piazza Verdi, è stato inaugurato nel corso del diciottesimo secolo, precisamente nel 1763, ed è il più antico teatro pubblico costruito in Italia.

Prima di essere un teatro, il Comunale era il palazzo della famiglia Bentivoglio. A differenza di altri teatri, è stato costruito prevalentemente in muratura, perché quelli progettati tutti in legno prendevano spesso fuoco e bisognava ricostruirli. Fu proprio sulle ceneri del Teatro Malvezzi, distrutto da un incendio nel 1745, che la città commissionò la costruzione del Teatro Comunale, tipicamente all’italiana, all’architetto Antonio Galli da Bibbiena. Prima del nome con cui lo conosciamo oggi, il Comunale era noto come Teatro Comunitativo, un teatro della comunità dei cittadini di Bologna. Se pensiamo che all’epoca i teatri erano soltanto privati oppure appartenenti al clero, il fatto che una città decidesse di creare un teatro pubblico per tutti i cittadini, era una cosa davvero straordinaria.

La prima esecuzione fu Il trionfo di Clelia, un’opera composta dal musicista tedesco Christoph Willibald Gluck, direttore dell’Opera Imperiale di Vienna.

Nel teatro comunale inizialmente non c’era la platea, qualcuno portava una sedia da casa per assistere allo spettacolo in comodità. I palchi erano privati e riservati ai più abbienti. Osservando i palchi da vicino si può notare come alcuni di questi abbiano la volta affrescata: alcune famiglie, proprietarie di questo spazio esclusivo, decidevano liberamente di abbellirlo. Un’ultima curiosità riguarda la macchina a pantografo: si tratta di un’enorme ruota di legno, posta sotto il palco, collegata ad una fune che, tirata, azionava un complicato meccanismo legato al sottopavimento della platea, che si sollevava raggiungendo lo stesso livello del palcoscenico. Liberato lo spazio da tutte le sedie, il teatro si poteva trasformare in una grande sala da ballo dove si organizzavano feste danzanti.

Classe 1E: Balduzzi Elena, Boccanera Agnese, Botto Serena, Cantaluppi Amalia Giuditta, Caramelli Rebecca Maria, Celli Agata, Chiaromonte Lorenzo, Cocomazzi Alessia, D’Errico Michele Naoki, De Nardo Ernesto, Ferraro Vittoria, Finelli Francesco, Frasheri Josephine, Lee Kayla Suzanna, Manners Michika, Migliaccio Leonardo, Politi Licandro Maria Stella, Posa Linda, Rossi Andrea, Rossi Anita, Savini Maria Amor, Scapparone Alessandro, Venturi Hercolani Niccolò, Yohannes B Michael Danait. Prof.ssa: Rosanna Del Duca.

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