Tecnici e assistenti in difficoltà

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Claudio Guido

Longo*

È iniziata la scuola, ma anche quest’anno purtroppo registriamo molteplici difficoltà riguardanti sia il personale docente sia il personale Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario).

Per quanto riguarda i docenti, in provincia di Bologna sono circa 1.600 gli insegnanti precari tra sostegno e posto comune, dall’infanzia alla secondaria di secondo grado, contro gli appena 700 immessi in ruolo. Anche i dirigenti scolastici espongono di continuo le criticità dell’organico, in particolar modo per i collaboratori scolastici. Per questi ultimi la situazione è preoccupante: avranno un carico di lavoro non molto diverso da quello del periodo pandemico ma con numeri inferiori, in quanto è venuto meno l’organico Covid. Il tutto poi aggravato dalla norma per cui i collaboratori scolastici possono essere sostituiti solo dopo 7 giorni di non presenza, rischiando che le assenze non vengano coperte da nessuno. Alla gestione ordinaria si aggiunge poi che quest’anno si devono redigere progetti europei per l’utilizzo dei fondi Pnrr Missione 4, ma purtroppo nelle segreterie degli istituti il personale non è stato adeguatamente formato. Infine la poca chiarezza da parte del ministero sull’utilizzo degli insegnanti di Educazione motoria di scuola secondaria di primo e secondo grado che da quest’anno possono essere impiegati nelle classi quinte della scuola primaria. Abbiamo tolto le mascherine: doveva essere un inizio normale ma, ancora una volta, siamo di fronte a criticità che non hanno trovato risposte.

*Segretario Cisl Scuola Area metropolitana bolognese

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