Il Cua si annuncia in prima fila anche per l’inaugurazione del supercomputer Leonardo al Tecnopolo. Finora, l’unica chiamata alla contestazione dell’evento in programma giovedì è proprio quella del collettivo. Le altre realtà antagoniste cittadine, appreso della probabile assenza della premier Giorgia Meloni, per il momento restano alla finestra, in attesa di conferme o disdette definitive. Anche la frangia anarchica, che ha trovato casa domenica mattina a pochi metri dal Tecnopolo, in via Stalingrado negli spazi dell’ex Mercatone Uno, per il momento è silente. Concentrata, a Bologna come nel resto d’Italia, sulla sua campagna contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo, tema al centro ieri pomeriggio di un incontro di letture in piazza Verdi.
Questa premessa non vuol dire che l’attenzione sull’evento, da parte di Prefettura e forze dell’ordine, non sia massima. La presenza - confermata - del capo dello Stato Sergio Mattarella e quella possibile, ma ancora in forse, della presidente della Commissione europea Ursula Van Der Leyen pretendono un servizio d’ordine in grado di rispondere a qualsiasi tipo di ‘fuori programma’. Gli ultimi dettagli di questa pianificazione dovranno essere definiti proprio nel corso delle prossime ore in riunioni tecniche in Prefettura e Questura, alla presenza di tutti i vertici delle forze dell’ordine. L’evento è attesissimo: Leonardo si annuncia infatti come il più potente computer in Europa per potenza di calcolo e tra i primi cinque nel mondo. "In un secondo – aveva spiegato il presidente della Regione Stefano Bonaccini – Leonardo riesce a fare le operazioni di calcolo che potrebbero fare individualmente quasi 8 miliardi di abitanti della terra ogni secondo per un anno. Permetterà all’Europa di poter competere per la prima volta con la Cina e gli Stati Uniti". L’aspettativa è altissima, la speranza è che una grande occasione di festa non finisca per essere disturbata dai vandalismi dei soliti noti.
n. t.
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