TEDxBologna Salon, così l'uomo vince sulla macchina / VIDEO

La capacità di imparare, di mettersi in secondo piano, di portare i social nell'ago e filo: le strategia di successo di chi ha successo

Gli imprenditori sul palco della TEDx di Bologna (foto Schicchi)

Gli imprenditori sul palco della TEDx di Bologna (foto Schicchi)

Bologna, 25 giugno 2019 - Di cambiamento o in cambiamento. È una duplice lettura del fattore leadership nell'epoca digitale quella che emerge dagli interventi di TEDx Bologna Salon, la kermesse dedicata, nel Salone Banca di Bologna di Palazzo de' Toschi, alle nuove frontiere del legame che unisce e, a volte, contrappone l'uomo e la macchina.

Per indagare nel profondo un tema tanto attuale quanto complesso, l'organizzazione di un evento indipendente modellato sull'esperienza delle conferenze internazionali a marchio TED ha scelto di affidarsi a chi questa mutazione è riuscito a cavalcarla con successo, muovendo da un modello aziendale tradizionale verso forme di imprenditoria alla più assoluta avanguardia. Fra intuizioni tecniche, passione per il lavoro e obiettivi ambiziosi, capitani di impresa e professionisti dei più diversi settori hanno dato conto, nel consueto format fatto di brevi relazioni da 18 minuti, di decenni di attenzione agli sviluppi del mercato e alle sue possibili evoluzioni future, coronati dal successo e proiettati, ancora oggi, nel domani.

Un esempio lampante di come sia possibile 'surfare' l'onda del cambiamento è la storia di Lucio Mistri, nato in una famiglia di sarti a metà del secolo scorso e capace di rilevare un marchio leader dell'abbigliamento sportivo made in Usa come Scorpion Bay. "Cambiare senza essere cambiati, per me, ha significato superare la concorrenza di turchi e cinesi, che lavoravano secondo regole non mie - ha spiegato Mistri - e approdare, da un mondo fatto di ago e filo, a quanto oggi possono offrire i social e l'e-commerce".

Un percorso ad ostacoli, in continua evoluzione, come quello di Fabrizio Rossi, terza generazione della dinastia imprenditoriale che tiene le redini del produttore di radiatori Irsap e sicuro che "saper cambiare al momento giusto dipenda dall'ascolto delle persone". La sua, del resto, si configura come "una leadership diffusa e romantica", mentre si esplica "nella terra di mezzo, tra l'esistente e il mondo nuovo" , l'idea di leadership dell'esperto di risorse umane Mauro Califano, per il quale la chiave della guida sta "nel saper imparare, più che nel mero sapere".

Un punto, questo, sottolineato anche dall'advisor di Toyota Industries Corporation, Ambrogio Bollini, che vede nella "curiosità e nell'umiltà le caratteristiche più importanti dei leader di ieri e di domani" e da Katia Gruppioni, referente regionale di Aidda e vicepresidente di Holding Sira Group, certa che "la capacità di mettersi in secondo piano pur tenendo in mano i fili di un progetto sia, oltre che tipicamente femminile, appannaggio di chi è davvero in grado di guidare gli altri".

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Altri interventi degni di nota, nel solco de racconto delle idee di valore che stanno al centro della nozione di cambiamento, sono stati quelli del fondatore della piattaforma Gellify, Fabio Nalucci (video), del comandante di business jet Angelo Fochi, di un advisor specificamente impegnato nella trasformazione digitale come Luca Amendola e, non ultima, di Luisella Giani, divisa fra una laurea al conservatorio e un presente da business innovation director del colosso Oracle

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