Telecamere spente durante l’alluvione a Bologna: Andrea Costa, rischio boom di multe

Il Comune la disattivò il 3 maggio in seguito all’esondazione del Ravone, ma la riaccese il giorno dopo Stanzani (FI): "Autisti male informati. Ci sono stati 1.500 transiti, mentre di solito sono appena 400"

Il traffico in via Andrea Costa ai primi di maggio

Il traffico in via Andrea Costa ai primi di maggio

Bologna, 7 giugno 2023 – In arrivo una valanga di multe per il varco riaperto il 4 maggio in via Andrea Costa. Riavvolgiamo il nastro all’alluvione dei primi di maggio, agli allagamenti e all’esondazione del torrente Ravone che portò alla chiusura di via Saffi e conseguenti ingorghi di traffico. Da qui, per evitare code interminabili, il Comune decise – il 3 maggio – di spegnere gli ’occhi’ di Rita sulle preferenziali del tratto aperto di via Saffi, poi via Porrettana, via Saragozza e via Andrea Costa. ’Occhi’ che, però, nonostante una viabilità complicata con via Saffi ancora chiusa, vennero riaperti il giorno successivo, dalla mezzanotte del 4 maggio.

Il traffico in via Andrea Costa ai primi di maggio
Il traffico in via Andrea Costa ai primi di maggio

Una riattivazione del telecontrollo delle corsie preferenziali che il Comune comunicò correttamente, ma che, probabilmente, vista l’emergenza non tutti i cittadini recepirono. La dimostrazione arriva a seguito di un’interrogazione del consigliere di Forza Italia, Nicola Stanzani, a cui ha risposto il settore mobilità del Comune specificando oltre 1.500 passaggi al varco di via Andrea Costa il 4 maggio, a fronte di una media giornaliera degli ultimi mesi, di poco meno di 400. Insomma, visti i numeri quasi quadriplicati di passaggi, il timore è l’arrivo di parecchie multe, sebbene – ad oggi – il Comune fa sapere che non sono ancora state nemmeno elaborate dal sistema, e quindi nemmeno inviate.

Resta, comunque, la preoccupazione (e l’irritazione) del consigliere azzurro Stanzani critico sulla gestione della viabilità a seguito della prima esondazione del Ravone: "L’amministrazione tardò nel prendere decisioni, a partire dallo “spegnimento” delle telecamere per aprire il varco sulla preferenziale di via Andrea Costa e fu altrettanto illogica la decisione di riaccendere le stesse, il 4 maggio, quando ancora ci si trovava in una situazione emergenziale. E oltre che illogica comunicata in maniera piuttosto deficitaria, se è vero che, come ci confermano i numeri comunicati dal settore mobilità, in quel giorno la telecamera di via Andrea Costa rilevò 1.536 passaggi, contro una media giornaliera di 397".

Da qui, il forzista si chiede "che cosa farà l’amministrazione per uscire da questo ‘cul de sac’: manderà una “valanga” di multe (rischiando valanghe di ricorsi) o si muoverà in autotutela ammettendo di aver agito di fretta e di aver comunicato in maniera insufficiente la riaccensione delle telecamere?".

Rosalba Carbutti

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