Bologna, il tema della figlia morta di tumore consegnato alla mamma dopo 2 anni

La dirigente della scuola media, dove la ragazzina aveva sostenuto la prova scritta tre mesi prima di andarsene, lo ha dato alla donna: lo cercava dal 2020

Sabrina Bergonzoni e la figlia Eleonora, morta di tumore (foto da Facebook)

Sabrina Bergonzoni e la figlia Eleonora, morta di tumore (foto da Facebook)

Bologna, 6 giugno 2022 - Ci sono voluti due anni ma alla fine la tenacia e l'amore di una mamma hanno avuto la meglio sulle lungaggini burocratiche. Il tema di Eleonora, la tredicenne di Bologna morta di tumore nel settembre 2018, è nelle mani di mamma Sabrina.

Questa mattina la dirigente scolastica della scuola media di Bologna, dove la ragazzina aveva sostenuto la prova scritta d'italiano tre mesi prima di andarsene, lo ha consegnato alla donna che lo cercava dal 2020. Mail e telefonate non erano bastate.

Eleonora, la video intervista a mamma Sabrina: "Ho letto un tema dolce e leggero"

Poi, grazie a un post su Facebook di Sabrina e la grande risonanza mediatica della storia, il foglio protocollo scritto da Eleonora con la penna stilografica e un 8 di voto sull'ultima pagina è stato ritrovato venerdì pomeriggio negli archivi dell'istituto.

La traccia del tema

Aveva scelto la traccia descrittiva: "C'è una persona per cui provo grande ammirazione, ve ne parlo". Decise di raccontare di un'amica di famiglia, psicologa di professione, alla quale si era molto legata.

"In queste righe ho ritrovato la mia bambina"

"Un tema che viene dal cuore, spensierato, anche se riflessivo su alcune tematiche, un tema senza rabbia, nel quale non si fa cenno alla malattia", confida con sollievo la mamma. Lo ha riposto nella sua borsa: "In queste righe ho ritrovato, la mia bambina, saggia, idealista, profonda, quella che conosco molto bene". Ritrovarlo e scoprire questa valanga di solidarietà e partecipazione ora è una spinta in più per proseguire nell'impegno con l'associazione Agito (genitori tumori ossei) e lavorare per "superare altri piccoli e grandi muri di gomma, al fianco delle famiglie che devono affrontare una malattia grave del figlio".

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