Bologna, tenta di rapire il figlio: fermato fuori da scuola

Intervento tempestivo di un carabiniere in borghese. Terzo arresto per un 50enne che aveva violato il divieto di avvicinamento

Intervento di un carabiniere della stazione comandata dal luogotenente con carica speciale

Intervento di un carabiniere della stazione comandata dal luogotenente con carica speciale

Bazzano (Bologna), 5 ottobre 2022 - Attende il figlio all’uscita dalla scuola e tenta di portarlo con sé. Provvidenziale, l’altro pomeriggio a Bazzano, l’intervento tempestivo di un carabiniere fuori servizio che ha bloccato sul nascere l’ennesimo episodio di violenza messa in atto da un 50enne di origine africana già condannato per lesioni e violenze domestiche e poi destinatario di un divieto di avvicinamento all’abitazione e ai luoghi frequentati dall’ex moglie e dai suoi figli.

L’uomo, in passato, era già stato arrestato e condannato a sei mesi di carcere subito dopo l’attivazione del codice rosso. Un caso di violenza tra le mura domestiche che andava avanti da anni, con il padre-padrone deciso ad imporre la sua visione integralistica della religione islamica a suon di sberle e di costrizioni. Fino a quando la donna, madre di due bambini che vivono in un appartamento in Valsamoggia, ha deciso di rivolgersi ancora una volta ai carabinieri dopo che il marito l’aveva costretta con la violenza a sciogliere l’acconciatura dei capelli ritenuta troppo appariscente e contraria alla morale della tradizione e del credo religioso del suo paese di origine.

In una intervista che la vittima concesse in forma anonima al Carlino la mamma-coraggio aveva manifestato la sua paura per il possibile ritorno del marito violento. Ad un video diffuso su YouTube intitolato: ‘Non a qualsiasi tipo di violenza sulle donne’ aveva affidato il suo appello: "Denunciate la violenza in qualsiasi forma si manifesti. Non abbiate paura, denunciate".

Al primo arresto seguì la scarcerazione con il divieto di avvicinamento all’abitazione della donna e dei suoi figli. Lo scorso luglio l’uomo si ripresentò alla porta: "Io avevo cambiato la serratura. Prima ha suonato, poi bussato, e quindi sfondato la porta. Alle minacce sono seguite le sberle. I carabinieri sono arrivati subito, li ringrazierò per sempre". Poi è arrivata la seconda scarcerazione e l’altra mattina la violazione del divieto di avvicinamento e il tentativo di prelevare il figlio.

A sventare sul nascere l’ennesima violenza l’intervento di un militare della stazione comandata dal luogotenente con carica speciale Francesco Farina, che lo ha riconosciuto da lontano e non appena nel cortile affollato di genitori e bambini è iniziata la contesa tra la madre e padre, è intervenuto. Ha bloccato l’uomo per il quale è scattato l’ennesimo provvedimento di arresto.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro