Aggredito e picchiato per un cellulare. Brutta avventura sabato scorso a Casalecchio, per un quarantenne professionista che verso le dieci del mattino si è visto entrare nel cortile di casa a Ceretolo un giovane magrebino, che con fare confidenziale si è avvicinato con la scusa di chiedere una informazione. "Stavo aspettando un amico in giardino e proprio in quel momento mi è suonato il cellulare -racconta la vittima- Ho parlato pochi minuti al telefono e quello ha approfittato della situazione per girare intorno a casa. Io lo seguivo e lo invitavo ad uscire...E quando ho finito la telefonata lui era ancora lì, tergiversava, curiosava".
Il tempo di appoggiare il cellulare vicino alla borsa e lui con una mossa fulminea l’ha afferrato e se lo è messo nella tasca della felpa. Mi ha sorpreso e l’ho seguito, tentando di riprendere il mio telefono".
A questo punto il giovane, vent’anni, aitante, lo ha colpito a pugni più volte sul braccio e sulla mano. E’ iniziata una colluttazione, poi una trattativa, perchè era poi emerso il fatto che l’aggressore fosse a caccia di una qualunque occasione per ottenere un bottino.
"Ad alta voce ho cominciato a chiedere aiuto ai vicini, poi per trattenerlo gli ho offerto un riscatto in danaro. Lui si allontanava, poi tornava e quando mi è stato vicino gliel’ho strappato di mano e a questo punto mi ha minacciato. Per fortuna sono arrivati i vicini e poco dopo, molto veloce, la pattuglia dei carabinieri".
I militari seguendo le indicazioni fornite lo ha raggiunto poco vicino alla fermata ferroviaria e lo ha arrestato con l’accusa di aggressione e tentata rapina.
g.m.