NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Tentano di incassare assegni rubati. L’impiegato delle Poste li fa arrestare. Nei guai anche un badante infedele

Due uomini che si erano presentati nell’ufficio di via Pirandello con il libretto sottratto a una coppia di anziani. Sospetti sul trentacinquenne ucraino che li assisteva e che aveva messo a segno dei furti con uno dei fermati. .

All’ufficio postale del. Pilastro sono intervenuti i poliziotti delle Volanti

All’ufficio postale del. Pilastro sono intervenuti i poliziotti delle Volanti

Avrebbe dovuto accudire l’anziano. Invece, assieme a due complici, ha provato a derubarlo. Il badante infedele, un trentacinquenne ucraino, è finito nei guai martedì, assieme a un suo connazionale di 39 anni, con cui nel 2021 aveva già ‘collaborato’ per dei furti, e un ventitreenne italiano.

Tutto è iniziato all’ufficio postale di via Pirandello al Pilastro, dove il ventitreenne si è presentato per incassare un assegno da 1100 euro. L’impiegato allo sportello, però, appena ricevuto l’assegno ha notato che la firma sul titolo di credito e quella depositata dal titolare del conto erano diverse e si è così rifiutato di cambiarlo. Il ragazzo non si è però perso d’animo e dopo circa un’ora si è presentato di nuovo alle Poste, questa volta accompagnato dal trentanovenne e con due assegni da cambiare, anche questi da 1100 euro ciascuno e anche questi con in calce due firme difformi dall’originale. A quel punto l’addetto dello sportello si è ulteriormente insospettito e ha informato della strana situazione la direttrice dell’ufficio postale, che a sua volta ha contattato la proprietaria del libretto, una signora di 83 anni, cointestataria del conto assieme al marito di 86 anni. La pensionata ha detto di non aver dato a nessuno il suo libretto e che il marito neppure avrebbe potuto farlo, allettato per motivi di saluto e accudito da giovane badante ucraino.

A quel punto è stata allertata la polizia: gli agenti delle Volanti sono arrivati subito al Pilastro, riuscendo a bloccare i due uomini, trovati in possesso non solo del libretto degli assegni intestato alla ottantatreenne, ma anche di una pinza, un coltello a serramanico, un cutter e una forbice da elettricista. Interrogati sul perché avessero il libretto, i due, che sono risultati avere precedenti per reati contro il patrimonio, hanno fornito risposte discordanti. Intanto, altri colleghi erano andati a casa dei pensionati, da cui il libretto era scomparso, dove non hanno trovato alcun segno di una possibile effrazione. A questo punto l’attenzione si è concentrata sul badante, che è risultato avere anche lui precedenti e conoscere il connazionale, tanto da aver messo a segno insieme, nel 2021, una serie di furti in provincia di Trento. A quel punto i due ‘operativi’ sono finiti in arresto per indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento e ricettazione, mentre il badante è stato indagato per furto, al fine di appurare il suo ruolo nella vicenda.