
All’ufficio postale del. Pilastro sono intervenuti i poliziotti delle Volanti
Avrebbe dovuto accudire l’anziano. Invece, assieme a due complici, ha provato a derubarlo. Il badante infedele, un trentacinquenne ucraino, è finito nei guai martedì, assieme a un suo connazionale di 39 anni, con cui nel 2021 aveva già ‘collaborato’ per dei furti, e un ventitreenne italiano.
Tutto è iniziato all’ufficio postale di via Pirandello al Pilastro, dove il ventitreenne si è presentato per incassare un assegno da 1100 euro. L’impiegato allo sportello, però, appena ricevuto l’assegno ha notato che la firma sul titolo di credito e quella depositata dal titolare del conto erano diverse e si è così rifiutato di cambiarlo. Il ragazzo non si è però perso d’animo e dopo circa un’ora si è presentato di nuovo alle Poste, questa volta accompagnato dal trentanovenne e con due assegni da cambiare, anche questi da 1100 euro ciascuno e anche questi con in calce due firme difformi dall’originale. A quel punto l’addetto dello sportello si è ulteriormente insospettito e ha informato della strana situazione la direttrice dell’ufficio postale, che a sua volta ha contattato la proprietaria del libretto, una signora di 83 anni, cointestataria del conto assieme al marito di 86 anni. La pensionata ha detto di non aver dato a nessuno il suo libretto e che il marito neppure avrebbe potuto farlo, allettato per motivi di saluto e accudito da giovane badante ucraino.
A quel punto è stata allertata la polizia: gli agenti delle Volanti sono arrivati subito al Pilastro, riuscendo a bloccare i due uomini, trovati in possesso non solo del libretto degli assegni intestato alla ottantatreenne, ma anche di una pinza, un coltello a serramanico, un cutter e una forbice da elettricista. Interrogati sul perché avessero il libretto, i due, che sono risultati avere precedenti per reati contro il patrimonio, hanno fornito risposte discordanti. Intanto, altri colleghi erano andati a casa dei pensionati, da cui il libretto era scomparso, dove non hanno trovato alcun segno di una possibile effrazione. A questo punto l’attenzione si è concentrata sul badante, che è risultato avere anche lui precedenti e conoscere il connazionale, tanto da aver messo a segno insieme, nel 2021, una serie di furti in provincia di Trento. A quel punto i due ‘operativi’ sono finiti in arresto per indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento e ricettazione, mentre il badante è stato indagato per furto, al fine di appurare il suo ruolo nella vicenda.