Bologna, tentato furto di cavalli da pet therapy

La denuncia della società cooperativa ‘Il paddock’ della Barca che ha segnalato il fatto alla polizia: "Dicevano di averli comprati"

Pet therapy in una foto d'archivio

Pet therapy in una foto d'archivio

Bologna, 25 maggio 2021 -  Si sono presentati, giovedì pomeriggio, al maneggio della cooperativa sociale Paddock, dicendo che dovevano prelevare dalle scuderie tre cavalli, che avevano pagato mesi prima. Una circostanza che non risultava a nessuno degli operatori del centro alla Barca, in via Raffaello Sanzio, che si occupa del recupero di cavalli maltrattati o anziani da destinare ad attività socio-educative di riabilitazione equestre e di pet therapy.

Le operatrici che erano sul posto, dopo aver detto che i cavalli non erano stati venduti, hanno tentato di mandare via i tre soggetti, piuttosto arroganti e spavaldi. Che, si legge su un post pubblicato su Facebook dalla cooperativa, "si sono presentati con un nome e un cognome ben legato ad un giro di furti nel mondo equestre che a quanto pare sta toccando anche l’Emilia-Romagna".

Solo con fatica, le operatrici sono riuscite a far allontanare i malintenzionati, contattando subito la polizia. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato Santa Viola, che hanno avviato le indagini per risalire ai tre, probabilmente legati al mondo delle scommesse clandestine, e per chiarire perché abbiano deciso di prendere di mira proprio il maneggio della Barca.

Dove adesso presidente e soci della cooperativa sono sotto choc. "Dobbiamo ringraziare il tempestivo supporto delle forze dell’ordine, sotto loro suggerimento abbiamo messo in sicurezza i nostri cavalli – si legge ancora nel post su Facebook –.Dobbiamo ringraziare anche alcuni carissimi amici e colleghi, che per ovvie ragioni non citerò pubblicamente, per il supporto offertoci in questi giorni. Noi faremo il possibile per tutelare i nostri animali e non ci faremo intimidire da personaggi che non hanno alcun tipo di rispetto per la vita".  

Il maneggio di via Raffaello Sanzio è un luogo di cura e amore per gli animali, protagonisti di tante attività e corsi destinati a soggetti fragili e con disabilità, tra cui spicca la rieducazione equestre, "un’attività ricca di grandi potenzialità nella quale la persona disabile diventa gradualmente padrone dei propri miglioramenti fisici e relazionali – si legge sul sito di Paddock –. Il cavallo, infatti, è un soggetto altamente motivante e stimolante a livello tattile, visivo, uditivo ed emozionale, per la sua corporeità, il suo calore e l’ambiente naturale in cui vive".  

Cavalli che "sono parte della nostra grande famiglia – concludono dalla cooperativa–, non resteremo in silenzio di fronte ad un gesto così osceno e violento".

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