Bologna, 3 agosto 2024 – Una rabbia cieca, covata negli anni contro i servizi sociali, ritenuti responsabili dell’allontanamento dei suoi due figli. Non è chiaro se il cinquantasettenne arrestato ieri dalla polizia per il sanguinoso tentato omicidio di un dipendente comunale avesse o meno conosciuto negli anni la sua vittima.
Il suo rancore era verso tutto l’ufficio e probabilmente aveva incanalato l’odio nei confronti dell’aggredito perché all’epoca dell’allontanamento dei suoi figli era responsabile dei servizi sociali del Quartiere Navile. Non era la prima volta che l’indagato aggrediva con un coltello persone invise: anni or sono aveva infatti accoltellato il nuovo compagno dell’ex moglie ed era stato arrestato dai carabinieri.
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Probabilmente già lunedì si terrà l’interrogatorio di garanzia e in quella circostanza il cinquantasettenne potrà spiegare le sue ragioni al giudice. Al momento si trova alla Dozza in stato di fermo per tentato omicidio.
La vittima invece è in rianimazione: dopo gli interventi a cui è stato sottoposto, il sessantatreenne è fuori pericolo di vita, malgrado la gravità delle lesioni riportate nella feroce aggressione avvenuta ieri alle 14, 30 nel bar del Baraccano, sede del quartiere Santo Stefano dove attualmente lavora.