Tentato omicidio a Bologna, operata la giovane mamma: "Intervento delicatissimo"

Il chirurgo vascolare Paolo Teutonico del Maggiore: "Carotide completamente recisa, abbiamo dovuto inserire una protesi. Lesioni così si vedono in ambienti di guerra”

Il chirurgo vascolare Paolo Teutonico

Il chirurgo vascolare Paolo Teutonico

Bologna, 24 dicembre 2022 - Sono stabili i parametri della donna di 25 anni che questa mattina è stata accoltellata dall'ex marito in via Rialto. La giovane mamma di tre bimbi resta però in prognosi riservata, dopo l'intervento chirurgico durato ben sei ore e le 13 sacche di sangue che sono state necessarie per salvarle la vita.

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Ad averla operata d'urgenza, all'ospedale Maggiore, è stato il chirurgo vascolare Paolo Teutonico, che non nega come questo sia stato uno degli interventi più complessi e delicati da trattare. Assieme alla sua équipe, dell'unità operativa diretta dal professor Mauro Gargiulo e formata da anestesisti, rianomatori e dagli otorini che hanno eseguito una tracheostomia per permettere alla donna di continuare a respirare nonostante i polmoni fossero invasi dal sangue, è riuscito a innestare una protesi che ha di fatto sostituito la carotide recisa. 

Dottore, ci racconti: come sta la ragazza?

"E' arrivata in condizioni disperate, con una sezione della carotide comune. Solitamente, con una lesione di questo tipo non si arriva neppure in ospedale. Invece lei ce l'ha fatta, ma siamo intervenuti con la massima urgenza, come fossimo in strada o in una situazione di guerra. Sono servite ben 13 sacche di sangue. E' stato un intervento molto complesso: la nostra parte è durata circa due ore e mezza, poi sono intervenuti i colleghi otorini e sono seguite le suture per altre ferite al viso. Sei ore di intervento, in totale. I parametri della paziente sono stabili, ora è stata sottoposta a una tac cerebrale per capire se ha subito danni al cervello"

Quali lesioni aveva subito?

"La carotide comune le era stata recisa di netto, una lesione che non si vede tutti i giorni. Anche perché appunto la maggior parte delle volte è letale e il paziente non si riesce neppure a operare. La carotide è quel "tubo" che permette al sangue di arrivare dall'aorta al cervello e alla faccia. A metà del collo, più o meno sotto la mandibola, si biforca e si divide in carotide esterna e interna. Ecco, la ferita era proprio prima di questa biforcazione, nella parte destra. Ha perso moltissimo sangue, sia in arrivo dall'aorta sia per via reflua, quello cioè che "scendeva" dalla parte superiore del capo. E anche la trachea era perforata, perciò il sangue è fluito nei polmoni e c'era il rischio che soffocasse. Ora, la tac chiarirà se la ragazza ha subito danni al cervello, che è andato in ipossia. Speriamo che la carotide dall'altro lato abbia compensato il lavoro di quella recisa"

Insomma, un intervento dalla complessità elevatissima.

"E' così, lesioni di questo tipo sono più probabili in ambienti di guerra che a Bologna. Il nostro intervento tempestivo però speriamo abbia scongiurato il peggio". 

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