Tentato omicidio Pilastro Bologna, arrestati altri due giovani tunisini

Per la sparatoria avvenuta l'11 maggio scorso sono già finiti in manette due fratelli che gestivano nel quartiere, un commercio di cocaina

Tentato omicidio al Pilastro, le indagini il giorno dopo della sparatoria (Foto Schicchi)

Tentato omicidio al Pilastro, le indagini il giorno dopo della sparatoria (Foto Schicchi)

Bologna, 22 settembre 2021 - Sono stati rintracciati in provincia di Gorizia e a Roma due giovani tunisini coinvolti nel tentato omicidio dell'11 maggio al Pilastro, dove nell'ambito di una sparatoria in strada è rimasto ferito un marocchino (VIDEO). L'attività investigativa è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna e condotta dalla Squadra Mobile che ha eseguito le due ordinanze di custodia cautelare in carcere.

Il focus Tentato omicidio al Pilastro, indagini: il sospettato ha lasciato la città - I residenti: "Abbiamo paura". Trovata una pistola

Tentato omicidio al Pilastro, le indagini il giorno dopo della sparatoria (Foto Schicchi)
Tentato omicidio al Pilastro, le indagini il giorno dopo della sparatoria (Foto Schicchi)

Il 15 maggio scorso per lo stesso gravissimo episodio era stato fermato un altro giovane, rintracciato a Granarolo e una settimana dopo è stato dato mandato di arresto europeo a carico del fratello di quest'ultimo rintracciato nella città di Krefeld in Germania.

Tentato omicidio al Pilastro di Bologna, in fuga l’aggressore

La prosecuzione delle indagini ha poi dimostrato come anche il giovane arrestato in provincia di Gorizia abbia preso parte all’azione che aveva portato al ferimento con arma da fuoco del cittadino marocchino e come in seguito questi, unitamente al ragazzo tunisino fermato a Roma, si sia reso responsabile del trasferimento e dell’occultamento della pistola utilizzata per compire il delitto.

Le investigazioni hanno fatto inoltre emergere che all’epoca dei fatti i fratelli arrestati gestivano, all’interno del quartiere Pilastro, un commercio di droga (cocaina) e che per l’esecuzione di tale attività illecita si avvalessero della collaborazione attiva degli ultimi due arrestati.

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