PIERLUIGI TROMBETTA
Cronaca

Terre d’Acqua, l’Unione va avanti. Al vertice il ticket Martelli-Falzone

Il consiglio dell’ente ha confermato presidente e vice i primi cittadini di Crevalcore e Calderara. I Comuni di Persiceto e Sant’Agata usciranno dal 2026, al via la riorganizzazione dei servizi.

Il sindaco di Crevalcore Marco Martelli è stato confermato presidente dell’Unione

Il sindaco di Crevalcore Marco Martelli è stato confermato presidente dell’Unione

L’Unione dei Comuni di Terre d’Acqua, nonostante l’uscita di Persiceto e Sant’Agata che scatterà dal gennaio 2026, va avanti. L’altra sera, durante il consiglio dell’ente tenutosi nella sala consiliare del Comune di San Giovanni, sono stati nominati il presidente e il vice presidente. Marco Martelli, già sindaco di Crevalcore al secondo mandato amministrativo, è stato eletto presidente. Mentre il suo vice è Giampiero Falzone, primo cittadino di Calderara, anch’egli al secondo mandato.

"Andiamo avanti – spiega Martelli – non per sopravvivere ma per rilanciare l’Unione verso nuovi obiettivi. Quello principale è di essere al servizio dei cittadini dando loro appunto servizi efficienti e puntuali. La prima priorità è quella di trovare una sede nuova per l’Unione. Visto che dal prossimo gennaio non potremo più servirci per le riunioni di giunta e di consiglio del palazzo comunale di San Giovanni in Persiceto, dato che San Giovanni esce dall’Unione. Poi dobbiamo potenziare i servizi attualmente presenti in Unione. Come la gestione del personale fornendo un adeguato numero di addetti. La nuova situazione venutasi a creare con l’uscita di due Comuni vedrà l’ufficio personale impegnato nella riorganizzazione di tutti gli uffici. Da un lato alcuni impiegati ritorneranno ai Comuni di provenienza, altri usciranno per il raggiungimento dell’età pensionabile. E comunque sia l’uscita di due Comuni renderà necessario un ripensamento generale del personale".

Martelli quindi pone l’attenzione sul progetto di sviluppo del Siat, ovvero i sistemi informatici. "Possedere un servizio informatico ben strutturato – continua il presidente – rappresenta, a mio modo di vedere, un punto di forza, che purtroppo ad oggi non è possibile sfruttare a dovere, anche a causa dei continui problemi che hanno interessato l’Unione negli ultimi anni. Con un’Unione forte, il personale al completo e il tempo necessario, il Siat avrebbe la forza e la competenza per governare la digitalizzazione dei suoi Enti con efficienza ed efficacia. Il Siat, se messo nelle condizioni di farlo, potrebbe assumersi l’ulteriore incarico, ad oggi non previsto in convenzione, di gestire gli apparati relativi all’impianto di videosorveglianza. Il tema della sicurezza urbana, infatti, è salito prepotentemente alla ribalta, e anche durante l’ultimo consiglio dell’Unione, da più parti politiche, è stato citato questo problema".

"La centrale unica di committenza – conclude Martelli – rimane poi un servizio indispensabile per il funzionamento della macchina comunale. Il potenziale di sviluppo è ancora tutto da scoprire, incrementare il personale qualificato potrebbe consentirci di mettere a disposizione le nostre professionalità per altri enti".

Pier Luigi Trombetta