Terremoto e rinascita, Bonaccini a Crevalcore e Pieve di Cento

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In occasione del decimo anniversario della seconda, devastante, scossa di terremoto avvenuta il 29 maggio 2012, il governatore della Regione, Stefano Bonaccini si è recato nei comuni bolognesi colpite del sisma. Le vittime delle due scosse furono 27, in particolare dovute alla scossa che si registrò alle 9 di mattina di una giornata lavorativa. I danni maggiori nell’area bolognese interessarono i comuni di Pieve di Cento e Crevalcore, il cui centro storico fu evacuato completamente. Nel resto dell’area metropolitana le scosse furono avvertite distintamente nei comuni di Galliera, San Giovanni in Persiceto, Castello d’Argile, San Pietro in Casale, San Giorgio di Piano e Malalbergo. Il decennale non è stato solo l’occasione per ricordare quei tragici giorni, ma anche per raccontare il percorso di ricostruzione compiuto.

Nella mattinata di ieri, a Pieve di Cento si è svolta la messa e la commemorazione del crollo della cupola della chiesa Collegiata di Santa Maria Maggiore, nella centrale piazza Andrea Costa. Nel pomeriggio Bonaccini si è recato a Crevalcore, all’auditorium ‘Primo Maggio’, all’incontro pubblico ‘Decennale del sisma 2012: gli ultimi passi della ricostruzione’ dove è stato presentato il progetto del nuovo Municipio, con un omaggio al volontariato e la cerimonia di gemellaggio con il Comune di Caluso (Torino) che all’indomani delle scosse aiutò la cittadina bolognese a rialzarsi. Con il sindaco di Crevalcore, Marco Martelli, sono intervenuti anche l’assessora regionale alla protezione Civile, Irene Priolo e il sindaco di Bologna, Matteo Lepore. E’ seguita l’inaugurazione della targa in onore della vittima centese del sisma 2012 e la messa di suffragio. Poi il governatore Bonaccini si è spostato a Pieve di Cento dove, al ‘Parco della musica’, era in programma un incontro per ripercorre i dieci anni trascorsi dagli eventi del maggio 2012, dalle scosse all’emergenza fino all’avvio di una ricostruzione. Con lui il sindaco Luca Borsari, delegazioni militari, corpi e volontari intervenuti durante l’emergenza.

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