Bologna, 27 dicembre 2024 - Si sono entrambi avvalsi della facoltà di non rispondere i fratelli Rida e Hasham Mushtaq, 22 e 19 anni, i giovanissimi italiani originari del Pakistan accusati l’una di essere la leader dell’associazione finalizzata al terrorismo “Da’wa Italia” inneggiante ad Al Qaeda e Isis e di istigazione a delinquere, e l’altro, il fratello minore, di arruolamento con finalità di terrorismo a seguito dell’indottrinamento da parte della sorella stessa.

Questa mattina i due, finora detenuti alla Dozza, hanno sostenuto l’interrogatorio di garanzia davanti al GIP Letizio Magliaro, dopo essere stati arrestati dal ROS dei carabinieri la mattina della Vigilia di Natale nell’ambito dell’inchiesta della Dda coordinata dai pm Morena Plazzi e Stefano Dambruoso.
Entrambi non hanno risposto alle domande del giudice, ma hanno rilasciato brevi dichiarazioni spontanee.
Per Rida, 22 anni e l’amica Ryhem Guerroudj, la guerra santa contro gli infedeli era una missione totalizzante che, secondo gli inquirenti, era stata abbracciata in modo cieco. L’unica preoccupazione era quella di non essere abbastanza “pronte”.
Il fratello Hashma, diciannove anni, viene arruolato dalla sorella, per la ’guerra santa’. In poco tempo cambia non solo il suo modo di pensare, ma anche la sua manifestazione esteriore: inizia a indossare abiti tradizionali e a farsi crescere anche la barba.
La giovane 22enne è assistita dall’avvocato Simone Romano, il 19enne da Christian Zanasi.
Gli altri arresti
In carcere sono finiti anche una 18enne di origini algerine residente a Spoleto, in provincia di Perugia, Ryhem Guerroudj, e un 27enne turco titolare di due kebab d'asporto a Monfalcone, in provincia di Gorizia, mentre un quinto indagato, un 20enne di origine marocchina residente a Milano, è latitante dopo essere partito per l'Etiopia a novembre, presumibilmente per 'arruolarsi'.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, l'attività del gruppo si svolgeva prevalentemente online, attraverso decine di profili attivi su social come Tiktok, Instagram e X, con post, storie e altri contenuti in italiano e in inglese che avevano l'obiettivo di fare proselitismo e reclutare aspiranti jihadisti.