Testimoni di Geova, ‘villaggio’ all’ex Sabiem

La Giunta approva il piano urbanistico per riqualificare l’area che sarà bonificata. La congregazione realizzerà opere pubbliche per 3,1 milioni

Una cittadella dei testimoni di Geova all’ex Sabiem. L’area dell’ex stabilimento è stata acquistata dalla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova che la bonificherà e vi realizzerà tre palazzi da dieci piani, dove troveranno spazio la sede nazionale e appartamenti per i membri della comunità, e poi aree pubbliche destinate a verde, percorsi, parcheggi. La Giunta ha infatti approvato il piano urbanistico attuativo (Pua) per l’area nel quartiere Borgo Panigale–Reno, tra le vie Emilia Ponente, Prati di Caprara e Paolo Nanni Costa. La delibera è stata presentata dalla vicesindaca con delega all’Urbanistica Valentina Orioli e contiene lo schema di convenzione che verrà sottoscritto tra il Comune e la congregazione, subentrata nella proprietà alla Socofina srl. La porzione occidentale dell’ex stabilimento era già stata riqualificata in parte dalla Fondazione Golinelli per ospitare l’opificio, il padiglione espositivo e la nuova sezione G Factor. Spetterà ora a Raggi&Partners (gli autori del progetto) dare una nuova vita alla parte orientale, pari a 32mila metri quadri. Il valore delle opere pubbliche che saranno realizzate è di 3,1 milioni di euro. "Quella che abbiamo approvato è una perfetta operazione di rigenerazione urbana" spiega Orioli.

"Questo intervento fa parte del piano di trasferimento della sede nazionale della Congregazione da Roma, dove si trova dal 1948, a Bologna – spiega il responsabile stampa della Congregazione Alessandro Bertini –, città rinomata per la sua ospitalità ed apprezzata per la buona organizzazione. Il progetto comprende una riqualificazione importante di diverse aree del quartiere, di cui fa parte anche lo stabile dell’ex Agenzia delle Entrate, in disuso da anni, sul quale a breve inizieranno i lavori di ristrutturazione. L’area ex Sabiem sarà completamente bonificata dopo 100 anni di utilizzo industriale. Siamo felici di essere autori di questa trasformazione, simile a quanto fatto per altri lavori in Italia e nel mondo, che rispecchia i valori in cui crediamo. Saranno realizzate inoltre varie opere pubbliche che verranno poi cedute al Comune a beneficio della cittadinanza. Confidiamo che questi futuri sviluppi urbanistici valorizzeranno l’intera zona e migliorino la qualità della vita degli abitanti".

Nicola Maria Servillo

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