Si è concluso ‘The Bologna Gathering’, 24 ore con l’innovazione

L’evento ha portato in città startup, aziende e investitori con un focus sul deep tech. I dati presentati: in Emilia-Romagna 1026 startup, 355 nel capoluogo, fra le migliori cinque città italiane

Bologna, 22 settembre 2023 – Si è concluso all’Opificio Golinelli, The Bologna Gathering, l’iniziativa dedicata all’innovazione che ha raccolto in città per 24 ore quaranta startup del territorio, quaranta aziende dall’alto tasso di innovazione e quaranta attori dell’ecosistema dell’imprenditorialità. Si trattava di un’anteprima di TechChill Milano. Nel corso dell’evento conclusivo a Bologna sono intervenuti sul palco Claudio Melchiorri, prorettore ai rapporti con imprese e ricerca industriale dell’Università di Bologna e Francesco Ubertini, presidente di Cineca e Ifab, sugli obiettivi dell’ecosistema innovativo della città. Dalla ‘coltivazione dei talenti’ presenti sul territorio, alle nuove opportunità di business volte ad accelerare l’ innovazione.

Un momento dell'incontro conclusivo all'Opificio Golinelli
Un momento dell'incontro conclusivo all'Opificio Golinelli

Per ‘Tortuga Think Tank’, team di under-30 giovani ricercatori, analisti e professionisti nel campo dell’economia e delle scienze sociali, Clara Morelli ha esposto una serie di dati su innovazione e startup nella nostra Regione. Tutta l’Emilia-Romagna vanta 1.026 startup (il 7,4% del totale in Italia), di cui 355 sono presenti a Bologna (un terzo del totale), risultato che pone la città nella top cinque in Italia assieme a Milano, Torino, Roma e Napoli. Da questa analisi emerge che l’Emilia-Romagna e Bologna sono un territorio dal potenziale inespresso ma che comunque sta migliorando, andando quasi a chiudere il gap con la Lombardia.

In merito alle opportunità che il paese può offrire alle deep tech companies (compagnie ad alto contenuto tecnologico e innovativo) e la differenza con l’estero, è intervenuto Massimo Portincaso di ‘Hello Tomorrow’, il ‘deep tech network’ che aiuta le startup nella creazione di innovazione. A confrontare la situazione in Italia e a Bologna con la mentalità globale che hanno all’estero riguardo alle nuove tecnologie, ci hanno pensato Paola Bonomo, board member di ‘TIM’, ‘Faac’ e ‘AXA assicurazioni’, e Sara Roversi, fondatrice del Future food institute. In chiusura è intervenuto l’atteso George Coelho, investitore in Yoox, il primo ‘unicorno’ (startup dal valore superiore al miliardo) italiano. Coelho ha portato sul palco la sua esperienza trentennale nel campo degli investimenti in capitale di rischio in aziende tecnologiche di tutto il mondo, spiegando come si può ‘pensare in grande dall’Italia’ e investire nel nostro paese.

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