Timo: "Come sistemare casa e vita. Ridendo"

Stasera sul palco del Dehon l’attrice e scrittrice faentina: "I miei consigli pratici: non voglio insegnare, ma far riflettere col sorriso"

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"Ci vuole un’altra vita", cantava Franco Battiato. O ci vorrebbe una risata. A quella, accompagnando il pubblico in riflessioni sulla società di oggi e consigli, ci pensa Maria Pia Timo, che questa sera (alle 21) calca il palco del Dehon con Una donna di prim’ordine. Guida pratica per sistemare l’armadio, il cane e il marito. Scritto assieme a Roberto Pozzi ("il mio autore di sempre, l’ho sposato per risparmiare", ride), lo spettacolo doveva arrivare in via Libia già da tempo, ma il Covid ha frenato la marcia. Fino a oggi, per il debutta a Bologna con l’energia prorompente dell’attrice faentina che nella locandina diventa come una divinità indiana, piena di braccia. Fra chat, figli, il big bang della dispensa e le lavatrici, come si può sopravvivere al ’logorio della vita moderna?.

Timo, come si fa? Lo spettacolo dà risposte?

"Il tema è fare ordine nella vita complicatissima di questi tempi, molto di più di quella dei nostri genitori. Abbiamo scritto il testo a sei mani: oltre a me e Roberto Pozzi (anche alla regia, ndr) c’è la collaborazione di Sabrina Toscani, professional organizer di Organizzare Italia. È stata lei a fornire gli spunti di tutto quello che c’è di scientifico nello spettacolo che, lo ricordo, non vuole insegnare, ma far riflettere con il sorriso".

Negli ultimi anni spopolano i libri sul tema, sulla scia della giapponese Marie Kondo.

"Ce ne sono tantissimi, anche su come mettere in ordine le cataste di legno. Nello spettacolo cerchiamo di dare una ricetta per semplificare, ma il sottotesto resta quello di chiederci come viviamo, se stiamo andando nella direzione giusta".

Cosa vedremo in scena?

"Come scenografia abbiamo pensato a tantissimi scatoloni e verranno anche proiettate immagini".

A quali altri progetti si sta dedicando?

"Stiamo scrivendo uno spettacolo per il prossimo anno, dal titolo Sol diSoldi. Un vademecum per ridere dove invece ci sarebbe da piangere: un altro tema molto attuale".

Di tutte le sue esperienze artistiche, teatro, cinema e televisione, quale la emoziona di più?

"Il teatro, soprattutto per il rapporto con il pubblico che è sempre diverso e, con l’improvvisazione, crea lo spettacolo assieme a te".

E dopo il libro ’Piada e piadina’ dell’anno scorso tornerà a scrivere?

"Sto mettendo mano a un testo analogo, rifacendomi alle recensioni per la rivista Gagarin, dopo avere raccolto negli anni ricette di piatti tipici di trattorie e ristoranti da Bologna a Rimini. Alcuni di questi locali nel frattempo hanno chiuso e quindi riproporrò anche ricette che non si fanno più".

Letizia Gamberini