Coronavirus alla Tnt di Bologna, la Regione: "I casi salgono a 43"

Dopo il caso Bartolini, allarme in un'altra azienda. Viale Aldo Moro corre al riparo: "Situazione circoscritta"

Sono 214 i tamponi effettuati alla Tnt di Bologna

Sono 214 i tamponi effettuati alla Tnt di Bologna

Bologna, 11 luglio 2020 - C’è un altro focolaio che preoccupa il settore della logistica. E ci sono i numeri dei nuovi positivi al Covid-19 che, da un giorno all’altro, quasi raddoppiano nell’intera regione Emilia Romagna: da 29 a 53 di ieri fino ai 47 di oggi. Il virus non molla e, seppur fortemente depotenziato, si dimostra purtroppo ancora vivo e vegeto. E lo dimostra innanzitutto il nuovo contagio portato alla luce nel sito della Tnt di via Cristoforo Colombo a Bologna dove - da un ultimo aggiornamento - il risultato dei citrca 700 tamponi eseguiti ha portato alla luce 43 possitivi (ieri erano 29). 

Lo ha detto stamattina l'assessore regionale Donini a Sky Tg 24: "Con Bartolini abbiamo già 158 persone positive e Tnt siamo arrivate a 43 , per un totale di quasi 700 tamponi eseguiti, sia ai lavoratori che ai loro familiari, e ai contatti dei familiari dei lavoratori. E abbiamo un ricovero in ospedale. Quindi diciamo che è una situazione circoscritta, ovviamente va assolutamente seguita con il contact tracing".

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Ciò a pochi giorni dal focolaio alla Bartolini. Ed è proprio per questo che la Regione sta pensando di rendere obbligatori i test sierologici per i lavoratori di un settore considerato più a rischio di altri. L’annuncio arriva sempre dall’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini: "Sia chiaro: non vogliamo bloccare una filiera così nevralgica come quella della logistica, ma non possiamo tollerare alcun rischio per la salute e la sicurezza di tutti gli emiliano-romagnoli. Per questo, in pochi giorni definiremo un’ordinanza regionale che renderà i test sierologici obbligatori per tutti i lavoratori del settore".

Tocca a Tnt. Il luogo di lavoro dello spedizioniere è attualmente aperto, dopo essere stato sanificato nella notte, come conferma in una nota Tnt, che subito assicura di aver sempre operato "sin dall’insorgenza dell’emergenza sanitaria", per "tutelare la sicurezza e la salute di tutti i lavoratori, e continuerà a farlo nel pieno rispetto delle vigenti disposizioni, anche di carattere emergenziale". Tutti i nuovi casi sono già in isolamento domiciliare o, in alternativa, in luoghi offerti dalle Aziende sanitarie, dove poter trascorrere il periodo di quarantena. "L’attività di contact tracing, tra l’8 e il 9 luglio nell’azienda di logistica, – spiega l’Ausl – ha prodotto complessivamente l’esecuzione di 214 tamponi. Allo stesso tempo sono stati disposti complessivamente 65 isolamenti fiduciari domiciliari tra i contatti stretti che sono stati evidenziati nel corso delle inchieste epidemiologiche". Indagini sanitarie che proseguiranno anche nei prossimi giorni tra tamponi e test sierologici (ieri altri 100).

La polemica. Ma il nuovo focolaio bolognese riaccende le polemiche sindacali. A partire dai Sì Cobas, che chiedono la chiusura del magazzino Tnt, e ricordano come il settore della logistica, secondo i dati di maggio, abbia avuto un incremento dell’86% dovuto al boom dell’e-commerce. "E alla stessa Tnt, – spiega Tiziano Loreti – in conseguenza di ciò, c’è stato un forte aumento di personale. Ma gli spazi sono rimasti uguali e ci sono momenti in cui i lavoratori stanno pigiati in mensa o negli spogliatoi e rischiano il contagio, lavorando al caldo del magazzino con le mascherine".

Da qui una serie di proposte alle aziende, "ancora però senza risposta": l’aumento delle pause, una "sanificazione vera e non superficiale", la creazione di "commissioni con i rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori", infine "tamponi per tutti". Sulla stessa linea anche la Cgil, pronta a chiedere più controlli e attenzione, segnalando le criticità di un settore "ad alta intensità con uno spezzettamento di società diverse che operano nello stesso luogo (appalti e subappalti)". Ausl e Ispettorato del lavoro, "devono aumentare gli interventi per isolare i contagiati, per un rigoroso rispetto dei protocolli di sicurezza".

Nuovi contagi. Intanto, dei 53 nuovi contagi registrati ieri in regione (28.822 in totale), 36 riguardano la provincia di Bologna, sette invece quelli registrati a Modena, quattro a Piacenza, due a Parma e Ferrara, uno a Rimini e Reggio Emilia. Nessun decesso, per un totale che resta fermo a 4.269.  

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