La tenda di colore azzurro all’interno dei Giardini Margherita, non distante dall’ingresso sul lato di Porta Castiglione, che aveva fatto storcere il naso ai residenti della zona, da oggi non ci sarà più. I cittadini – come anticipato nei giorni scorsi sul Carlino – avevano chiesto un intervento immediato per risolvere la situazione e la presidente del Quartiere Santo Stefano, Rosa Amorevole, ha risposto ’presente’ all’appello. All’interno della tenda viveva una coppia, che smontava la ‘casa’ al mattino e poi la rimontava puntualmente nel tardo pomeriggio, per potervi passare la notte. Giovedì pomeriggio, la polizia locale era andata sul posto ma non aveva trovato né la tenda, né tantomeno i suoi inquilini. Un nuovo sopralluogo di ieri mattina, invece, ha dato i suoi frutti e gli agenti sono riusciti a intercettare la coppia procedendo con l’allontanamento degli inquilini.
"Dalle verifiche effettuate – dice la presidente di quartiere, che da subito si è attivata per intervenire – si tratta di un caso isolato. Ringrazio molto i cittadini per aver segnalato questa situazione sulla quale siamo intervenuti subito per trovare quanto prima una soluzione. La tenda è stata individuata e gli occupanti sono stati sanzionati dagli agenti della polizia locale e successivamente allontanati".
Ciò che proprio non era andato giù ai residenti della zona era il fatto che, secondo le segnalazioni, gli inquilini espletassero i loro bisogni fisiologici proprio all’interno del parco, davanti alle persone che quotidianamente passano in quell’area, da sempre molto frequentata da famiglie e giovani, nonché il rischio che qualcuno potesse in futuro emulare, in altre zone della principale area verde cittadina, le ‘usanze’ della coppia.
I primi a segnalare "l’ennesima storia di degrado" sono stati i genitori che al mattino accompagnano i propri figli a scuola – all’interno di quello che è considerato il polmone verde della città è presente la scuola primaria ‘Fortuzzi’ – e che, dovendo passare nel punto in cui era stata piantata la tenda, non potevano non accorgersi della situazione, per alto proseguita per diversi giorni prima che venisse messa a conoscenza delle autorità cittadine. Dopo l’intervento della polizia locale, come succede in questi casi, sono stati allertati i servizi sociali laddove le persone interessate necessitassero di aiuto o assistenza. "Contemporaneamente all’intervento – conclude Amorevole – abbiamo attivato come di consueto i nostri servizi sociali. Le persone interessate, come ci è già capitato in altre occasioni, hanno rifiutato l’assistenza, ma a ogni modo abbiamo informato anche l’unità di strada che potrà intervenire in caso di necessità".
Chiara Caravelli