Torna il festival ’Martini Elettrico’

Il Conservatorio, da domani a sabato, mette in mostra la sua anima sperimentale tra ’promesse’ e grandi nomi

Sono passati 50 anni dall’irruzione della musica elettronica nelle aule paludate del Conservatorio Martini, un avvenimento ricordato con un convengo lo scorso ottobre e adesso con il ritorno, dopo la cancellazione delle edizioni precedenti per il diffondersi della pandemia, della rassegna ’Martini Elettrico’.

Il Festival, ad iniziare dal nome, vuole essere una occasione per catalogare e divulgare gli scenari contemporanei di una ricerca sonora che mette in stretta relazione il linguaggio delle macchine, quelle analogiche e quelle digitali, con le partiture del contemporaneo, con una attenzione particolare per l’improvvisazione elettroacustica.

Tanti concerti, da domani a sabato, 30 aprile, nella sede di piazza Rossini 2, che aprono una finestra su uno dei temi centrali del fare musica, il necessario rinnovamento dei repertori, le nuove commissioni, la possibilità, per i talenti migliori che escono dai corsi di studi, di potersi confrontare con il pubblico e il mercato. La scuola riesce così a unire il momento formativo con quello concertistico, esaltando anche importanti intrecci geografici per provare a disegnare una mappa europea delle avanguardie elettroniche.

Martini Elettrico si muove infatti sulle traiettorie che collegano Bologna con Napoli e Brema, in Germania: tutte città di riferimento della sperimentazione sonora.

Si inizia appunto domani (Sala Fugazza, dalle 18) con tanti esponenti della ‘nuova ondata’ cittadina, da Simone Grande a Federico Pipia,tutti artisti che gravitano intorno al Conservatorio e che proporranno le loro opere, basate sull’esplorazione di mondi che vanno dal cinema al suono, tra chitarre e software. Il giorno successivo, il 28, è dedicato ai musicisti di Brema. Il concerto (Sala Fugazza, ore 19) sarà una occasione per ascoltare i frutti più recenti di quel rigore compositivo che caratterizza la ‘scuola’ della città tedesca, che gravita intorno a Kilian Schwoon, già collaboratore di Luciano Berio. Il 29 (Sala Fugazza, ore 19) lo sguardo è focalizzato sulla realtà della Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio di Musica di Napoli, guidata da Elio Martusciello, con forme espressive più libere, più aperte a influenze che arrivano da fonti diverse e affascinata dalle suggestioni dell’improvvisazione. Sul palco, tra gli altri, Stefano Giampetro, Paolo Montella e Giorgio Bosso. Finale il 30 aprile (Sala Bossi, ore 19), con uno dei più noti e originali interpreti pianistici italiani, Stefano Malferrari, che, dopo l’esecuzione di alcune pagine di Luigi Nono e Bruno Maderna, concluderà il festival ’Martini Elettrico’ con la prima per piano e live electronics di ’Sospeso d’incanto n 3’, opera del compositore bolognese Adriano Guarnieri, che sarà anche protagonista di una introduzione al concerto. Inoltre, nel periodo di Martini Elettrico il Chiostro del Conservatorio ospita ’Carena’, una installazione sonora di Mattia Loris Siboni, (ore 16-19). Per informazioni, tel 051 221483 051 233975

Pierfrancesco Pacoda

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