
Sono 14 i cori Lgbtqia+ che si esibiranno in vari luoghi della città. Con sorpresa finale in centro. Si comincia oggi ai Giardini del Cavaticcio con sfilata ed esibizioni su due palchi in una ’battle’ amichevole.
Tutti i cori Lgbtqia+ d’Italia riuniti in un unico festival a Bologna: da oggi al 2 giugno torna a Bologna ’Cromatica’, il festival nazionale dei cori LGBTQIA+, giunto alla settima edizione. Un evento diffuso tra musica, attivismo e spettacolo, con 14 cori da tutta Italia, ospiti d’eccezione del calibro di Eva Robin’s e Alessandro Fullin, ed esibizioni a sorpresa per le vie cittadine. Il titolo di quest’anno è ’Giubiliam?’ "Un gioco di parole tra il Giubileo e il linguaggio inclusivo adottato dalla comunità (amo, ame, ecc.), simbolo del "rifiuto di ogni etichetta o binarismo", spiega Giovanni Rosa, presidente del Coro Komos, il più antico coro Lgbtqia+ d’Italia. Sostenuta dal Comune di Bologna e da altri enti pubblici e privati, la manifestazione si apre oggi con la ’Pink Night’ ai Giardini del Cavaticcio: una sfilata-spettacolo dove i cori si presenteranno alla città alternandosi su due palchi, in una sorta di ’battle’ musicale non competitiva. Ospite speciale della serata sarà Alessandro Fullin, presente alla prima edizione del festival, e che ritorna dopo 10 anni.
Domani, all’Auditorium Manzoni, andrà in scena il Gran Galà del Festival Cromatica, condotto da tre ospiti d’eccezione: Eva Robin’s, Chiara Becchimanzi e Diana Bludura, che si esibiranno anche in performance dal vivo. Ogni coro presenterà un brano, spaziando dalla musica classica al pop, con arrangiamenti originali, come le Spice Girls in chiave barocca e molto altro. Il momento clou sarà l’esibizione collettiva: oltre 450 coristi canteranno insieme, distribuiti in diverse aree del teatro, il brano ’It’s Get Better – Find Your People’, composto dall’inglese Simon Pearson per un concorso internazionale promosso ogni anno da Komos. Durante il Galà, Cromatica e Komos vogliono esprimere solidarietà al coro Lgbtqia+ di Washington, a cui, poco tempo fa, è stata negata l’esibizione al Kennedy Center. "Avrebbero dovuto cantare un brano composto da Riccardo Barbarisi, direttore musicale di Komos, e dunque ci piacerebbe eseguirlo al Manzoni, magari con loro presenti in video. Un gesto per far sentire il nostro sostegno", spiegano gli organizzatori. Il 2 giugno invece il festival si sposta tra le vie del centro di Bologna, con performance diffuse in sette angoli caratteristici della città. Gran finale con un’esibizione collettiva in una piazza del centro ancora non svelata.
Alice Pavarotti