MARIATERESA MASTROMARINO
Cronaca

Torneo nel nome di Fallou. I genitori: "Nessuno merita questo dolore"

Il 16enne è stato ucciso con una coltellata, oggi le gare al Centro sportivo Barca. Papà Mao e mamma Daniela: "Aiutiamo i ragazzi a vivere una vita migliore". .

I genitori di Fallou Sall: oggi il torneo nel suo nome al Centro sportivo Barca

I genitori di Fallou Sall: oggi il torneo nel suo nome al Centro sportivo Barca

"La comunità si è stretta al nostro dolore. Questo ci permette di essere alla ricerca di un senso per colmare questo grande vuoto". Il vuoto è la perdita di un figlio, una "tragedia che nessun genitore merita di vivere". Papà Mao e mamma Danila Sall conoscono il peso di questa tragedia da quando il 4 settembre hanno perso il loro Fallou, il 16enne accoltellato al cuore in via Piave da un coetaneo. Una perdita che ha distrutto la famiglia, i tanti amici di Fallou e la comunità scolastica, quella dell’istituto Belluzzi-Fioravanti. Che oggi darà vita a un torneo sportivo in memoria del ragazzo, giocatore di football americano, al Centro sportivo Barca. Un momento di comunità nel segno del calcio, in cui i ragazzi incontreranno i genitori di Fallou, da mesi ospiti alle assemblee di istituto in diverse scuole per parlare con i più giovani. "Quando accadono questi tragici eventi - sussurra Danila Corenzi –, sono delle sconfitte". Il pensiero va a Eddine Bader Essefi, il 19enne ucciso alla Barca il 25 aprile: un altro giovane deceduto "per motivi banali – dice –. Bader è uno dei tanti altri e anche Fallou è uno dei tanti nomi. Basta pestare una scarpa di un altro o guardare in maniera che si possa fraintendere e scatta questa rabbia incontrollata". Sintomo di "qualcosa che non va, sulla quale siamo tenuti a indagare per riuscire a circoscriverla. E lo si può fare solo attraverso un ascolto attento". Papà Mao ringrazia "tutta Bologna, perché senza l’appoggio e l’affetto di tutti quello che è accaduto sarebbe stato molto più doloroso – afferma –. Ringraziamo tutti coloro che organizzano iniziative per aiutare i ragazzi a vivere una vita migliore, più sana e giusta e noi ci siamo". Come la giornata di oggi, coprogettata dal Belluzzi e il Comune nel progetto di Educazione alla Legalità democratica e contrasto alle mafie. Ad accompagnare i giovani, il dottore Stefano Costa, responsabile Uosd Psichiatria e Psicoterapia Età evolutiva dell’Azienda Usl, e gli educatori della cooperativa Open Group. "Questo percorso parte dopo l’occupazione dello scorso anno: abbiamo ragionato col Comune sulla possibilità di organizzare qualcosa in cittadinanza attiva per i nostri ragazzi, Fallou era uno di loro – spiega il dirigente scolastico Vincenzo Manganaro –. La perdita di un compagno è una ferita importante: pensiamo di aver fatto un passo in avanti nel dialogo educativo".

Uno studente ha scritto una canzone per Fallou, che verrà cantata oggi. Il Belluzzi, dice l’assessore alla Scuola Daniele Ara, "ha dato prova di una grande capacità di vivere il lutto insieme, cercando di fare delle riflessioni in questo anno". In cui Danila e Mao sono stati una "presenza costante al fianco delle istituzioni e di tutti i compagni", aggiunge Giulia Sarti, delegata alla Legalità democratica. Un atteggiamento "prezioso, per le persone che sono loro vicine e per tutta la comunità", chiude la presidente del quartiere Borgo Panigale-Reno, Elena Gaggioli.