Torrente Ravone: a Bologna una voragine si aprì già tre anni fa

Le carte del tram: il progetto della Linea Rossa comprendeva il rifacimento della copertura del torrente. E i ’puntelli’ installati per reggere le travi corrose "non si potevano rimuovere senza bloccare il traffico"

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Bologna, 15 maggio 2023 – Il torrente Ravone non è un problema che nasce oggi. Se è indubbio che il maltempo degli ultimi giorni ha peggiorato (e di molto) la situazione, resta il fatto che il canale è ’osservato speciale’ già da almeno tre anni. Lo confermano interrogazioni degli ultimi anni, l’avvertimento della Regione del 2021, ma anche (e soprattutto) i documenti ufficiali legati alla realizzazione del tram. Perché il tram e il Ravone hanno un rapporto speciale, visto che con l’avanzamento dei lavori della Linea Rossa è prevista la soluzione definitiva per il torrente con il completo rifacimento della copertura nel tratto interessato.

La prima ’carta’ che già avverte della problematicità del Ravone, è relativa al progetto definitivo della Linea Rossa dove nel capitolo ’interferenze’ viene sottolineata la necessità di un "approfondimento dell’attraversamento del torrente in prossimità dell’incrocio tra via Emilia e via del Chiù nella successiva fase progettuale". Da qui, si aggiunge, che in data "20 agosto 2020 si è verificata una voragine al limite della sede stradale di fronte al civico 22/2 di via Saffi (il civico del famoso negozio allagato, oggetto dell’ordinanza del sindaco Matteo Lepore che prescrive al proprietario "lavori urgenti", ndr) dovuta al cedimento del solaio di copertura del Ravone, presente sotto il sedime stradale".

Due anni dopo , siamo al 6 dicembre 2022, data in cui viene depositato il progetto esecutivo del tram, nella parte che riguarda ’l’inquadramento generale’, c’è un capitolo ad hoc dedicato al Ravone. In questo documento si legge testualmente che "il nuovo manufatto consente al torrente di attraversare via Saffi e andrà a sostituire il tombino esistente che presenta allo stato forti criticità strutturali, in particolare per quanto riguarda l’impalcato a travi metalliche, fortemente corrose, che sono state puntellate per motivi di sicurezza". ’Puntelli’ che sono stati oggetto della richiesta della Regione al Comune nel 2021 di valutare "soluzioni alternative".

Nel merito ha risposto venerdì scorso l’assessore ai Lavori pubblici e alla Protezione civile, Simone Borsari, specificando che "la rimozione dei pali non fosse possibile per non interrompere la circolazione stradale, in quanto era in via di definizione il progetto di consolidamento della struttura e i puntelli rappresentavano una necessità inderogabile". In quella sede, spiegava l’altro giorno Borsari, "si dava informazione che l’amministrazione stava provvedendo periodicamente con monitoraggi e pulizie dell’alveo, al fine di evitare gli accumuli di detriti che compromettessero il deflusso delle acque".

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