Torrente Ravone Bologna, ecco la task force per presidiare il fiume coperto

Il gruppo di lavoro avrà il compito di esaminare gli eventi accaduti per “individuare misure di contenimento dei rischi”. Ok alla variazione di bilancio da 1 milione per gli interventi d’emergenza dovuti al maltempo

Bologna, 1 giugno 2023 – Torrente Ravone, dall’alluvione un sorvegliato speciale. A a breve lo sarà ancora di più, vista l’intenzione del Comune di istituire una Task Force per presidiare il fiume tombato, esondato più vole nell’ultimo mese.

Operazioni di pulizia nel torrente Ravone
Operazioni di pulizia nel torrente Ravone

Dopo quella metropolitana sul dissesto idrogeologico, l'istituzione del nuovo gruppo di lavoro è stata approvata dalla Giunta, che nella stessa riunione ha licenziato anche una variazione di bilancio da oltre un milione di euro per coprire gli interventi urgenti che si sono resi necessari durante i giorni dell'emergenza. In particolare: ripristino e messa in sicurezza aree collinari e strade urbane (400.000 euro); ripristino e messa in sicurezza fronti collinari e giardini urbani (400.000); messa in sicurezza di stabili comunali (170.000); interventi su impianti di pubblica illuminazione e semaforici (50.000).

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Torrente Ravone, quanto è lungo e dove passa

Il Ravone è "uno dei corsi d'acqua più significativi del reticolo idrografico del territorio comunale", spiega l'amministrazione in una nota. Il torrente "nasce alle pendici del monte Paderno e si sviluppa su una lunghezza totale di circa 18 chilometri, di cui circa sei in territorio collinare. Il canale- continua l'amministrazione- prosegue poi sul territorio urbano in parte scoperto ed in parte tombato fino ad immettersi direttamente nel fiume Reno".

Il tratto tombato del torrente, che si estende su una lunghezza di oltre 2 chilometri, "non coinvolge solo il demanio comunale - aggiunge Palazzo D'Accursio - ma interferisce prevalentemente con numerosi immobili di proprietà privata eretti al di sopra del tombinamento e durante l'emergenza maltempo dei giorni scorsi ha evidenziato criticità e generato rischi per l'area di via Saffi".

Come funziona la task force

Con queste premesse, la task force "rappresenterà la sede di coordinamento e di integrazione tra livello politico amministrativo e livello tecnico in merito ai possibili interventi sul corso d'acqua, inclusi quelli già programmati", spiega l'amministrazione. Tra le funzioni del gruppo di lavoro c'è, ad esempio, l'analisi degli eventi accaduti "al fine di individuare adeguate misure di prevenzione e contenimento dei rischi", segnala il Comune.

Inoltre, la task force avrà queste funzioni: definizione di nuovi sistemi di monitoraggio e di allerta; definizione di un programma di manutenzione ordinaria e straordinaria; monitoraggio costante delle criticità attraverso la raccolta di segnalazioni e coordinamento degli interventi su più fronti; attività istruttorie per le relative decisioni della Giunta.

Come è composta

La task force sarà coordinata dal direttore generale Valerio Montalto e presieduta dal sindaco Matteo Lepore, o da un suo delegato. Ne faranno parte: assessore alle Reti idriche e assessore ai Lavori pubblici; capo di Gabinetto; presidenti dei quartiere Porto-Saragozza e Navile; capo dipartimento Lavori pubblici, Mobilità e Verde; capo dipartimento Urbanistica, Casa, Ambiente e Patrimonio; dirigente Manutenzione strade e verde; direttore settore Transizione ecologica e Ufficio clima; comandante della Polizia locale; rappresentanti dell'Agenzia per la sicurezza territoriale e Protezione civile dell'Emilia-Romagna, dell'Arpae, della Regione, del Consorzio della Bonifica renana e di Hera.

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