Tper è sempre più digitale. Sono, infatti, già oltre 380mila al mese i titoli di viaggio dematerializzati venduti con l’app Roger o con il sistema contactless EMV (cioè il pagamento con carta senza contatto). Una rivoluzione digitale per Tper già in corso da alcuni anni e spiegata nei giorni scorsi a Karlsruhe in Germania da Mirco Armandi, responsabile del settore Sviluppo Tecnologico, in occasione del più grande evento dedicato a information technology e digitalizzazione nella mobilità urbana organizzato da Uitp, l’associazione mondiale dei trasporti pubblici. A Bologna, oltre un utente occasionale su quattro (28%) ha in tasca un titolo dematerializzato, sia esso di corsa semplice o abbonamento. E crescono le vendite dei biglietti del bus via app Roger o a bordo con carta di credito e bancomat, tant’è che si calcola che circa il 30% dei passeggeri usa titoli non cartacei (aiutando l’ambiente). Solo ad aprile sono stati 175mila i titoli di viaggio venduti e utilizzati con Roger e 210 mila i pagamenti effettuati con carte o bancomat. Soddisfatta la presidente e ad di Tper, Giuseppina Gualtieri (foto): "Abbiamo investito in piattaforme digitali per un nuovo modello di mobilità sul territorio già cinque anni fa. I dati sul trasporto pubblico locale restano inferiori al 2019, cioè al periodo pre-pandemia, ma con questa rivoluzione digitale vogliamo incentivarne l’utilizzo". Su 935 mezzi urbani, con il contactless a bordo a Bologna sono 600. E, l’anno prossimo, si potrà pagare così anche sulle tratte extraurbane.
In questo contesto di innovazione, si guarda alla sostenibilità. "Gestiamo una delle flotte più ’green’ d’Italia e puntiamo a mezzi totalmente ’fossil free’ entro il 2030", promette Gualtieri. Una direzione in linea con "la rivoluzione della mobilità", annunciata dall’assessora Valentina Orioli.
ros. carb.
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