
Il trentasettenne albanese viveva in Spagna. La Squadra mobile lo ha fermato a Fiumicino. La sua banda era stata arrestata a marzo .
A marzo, all’esito delle indagini sviluppate dalla chat ‘decriptate’ di Sky Ecc, una banda di trafficanti internazionali di coca era stata ‘decapitata’ dalla Squadra mobile. E il capo del gruppo, un cittadino albanese di 37 anni che da diverso tempo viveva in Spagna, è stato arrestato l’altro giorno a Fiumicino, appena atterrato. Il trentasettenne è accusato di importare dall’Olanda ingenti quantitativi di sostanza stupefacente: destinatario di un’ordinanza di custodia in carcere, è stato arrestato anche lui come i colleghi nell’ambito dell’operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e supportata dal Servizio Centrale Operativo.
Un’indagine che aveva portato a scoprire un sistema di comunicazioni criptate per eludere i controlli e importare in Italia cocaina, hashish e marijuana, per un valore di oltre 5 milioni di euro. L’albanese, per anni gravitante nel Bolognese ma dal 2022 in Spagna, dove era detenuto dopo un arresto per spaccio in quanto trovato in possesso di 2.167 piante di cannabis, 52,90 grammi di germogli di marijuana, 580 compresse di distillato di Thc e 1.121 grammi di compresse distillato Thc.
Secondo la polizia, nel periodo tra marzo e dicembre 2020 l’uomo avrebbe fatto arrivare a Bologna e in Italia complessivamente 50 chili di cocaina (per un valore di 1,7 milioni di euro) e 80 chili di marijuana (per un valore di 300mila euro). Appena rientrato a Roma, gli è stata notificata la misura cautelare. Contestualmente, gli è stata notificata anche una condanna definitiva a 2 anni e 8 mesi di carcere, oltre al pagamento della pena pecuniaria di 12mila euro, relativa al suo arresto in flagranza avvenuto ad aprile 2019, quando l’uomo fu trovato all’interno del parcheggio del centro commerciale Lame in possesso di 150 grammi di cocaina.