Traffico a San Lazzaro, la strada pedonale fa arrabbiare i commercianti

Nella località bolognese levata di scudi dei negozianti. La titolare del bar Minni: "Hanno chiuso la strada senza dirci niente. Così si perdono i clienti"

Un agente della Polizia locale (foto d'archivio)

Un agente della Polizia locale (foto d'archivio)

SAN LAZZARO (BOLOGNA) "Avevano detto che si sarebbero fermati e che per la pedonalizzazione di via San Lazzaro, con i lavori in corso del caso, si sarebbe atteso. Lo avevamo chiesto e ci avevamo creduto. Due giorni dopo queste parole hanno chiuso la strada, ma senza iniziare a fare alcun tipo di lavoro. Ci stanno prendendo in giro o non ci prendono seriamente in considerazione, nè noi nè il nostro lavoro. Così non va. Va, poi, specificato che chiediamo informazioni, mandiamo pec a cui non si degnano neanche di rispondere. Mi chiudono la strada con new jersey. Non fanno i lavori e non ci dicono quale sarebbe il progetto. Lo vogliamo vedere e capire perchè hanno questo modus operandi assurdo".

Queste le parole di Elisa Minni, titolare del Caffè Piazza Bracci che affaccia su via San Lazzaro e che sta risentendo non poco dei lavori per la pedonalizzazione di via San Lazzaro, tra la via Emilia e via Roma, progetto, voluto dall’amministrazione, a cui lei e molti cittadini si erano opposti. Ne parla anche il consigliere di opposizione FdI Alessandro Sangiorgi: "Nonostante le rassicurazioni e le promesse di dialogo, promesse cui non ho mai personalmente creduto, da parte della Giunta ad oggi tutto tace. Non è chiaro, come già da me contestato, a quali lavori della piazza Bracci si faccia riferimento né a quale idea di piazza questa Giunta abbia in mente, posto che ad oggi un progetto in merito non c’è. Non è pertanto chiaro dove si voglia andare a parare con questa disposizione se non a danneggiare ancora una volta il mezzo privato a tal punto da prevedere anche l’eliminazione di dieci stalli di sosta. Non è con il demonizzare il mezzo privato – aggiunge il consigliere – che si arriva a ridurre traffico o inquinamento, ma attraverso un piano strutturato ed efficace ma soprattutto condiviso con la cittadinanza. Una cosa è certa: a parte voler penalizzare chi usa l’automobile, è possibile avere con ragionevole certezza un progetto sulla piazza. Come intende riempirla questa Giunta, dopo che il mercato è stato spostato definitivamente in via della Repubblica? È pretendere troppo volere chiarezza?".

A far infuriare la minoranza e alcuni commercianti, poi, anche il fatto che lo stesso spostamento del mercato, spostamento tanto discusso, su via Repubblica sia stato giustificato con la necessità di fare lavori in piazza Bracci, lavori di cui, come precisa Sangiorgi: "Ancora non si sa nulla e di cui tra l’altro nessuno ci ha fatto vedere alcun progetto".

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