Tragedia in autostrada, il dramma di Palmira

Tir contro camper in A14: la donna, morta nello schianto, era in città per trovare il figlio. Ancora grave il nipote di 9 anni. Indagato il camionista

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di Francesco Zuppiroli

Una famiglia stravolta dal Destino. Un destino infame che per Palmira Pitzanti, 63 anni, ha previsto venerdì sera una morte atroce, dopo il tremendo schianto tra un tir e il camper su cui la donna viaggiava con la famiglia lungo l’autostrada A14. La 63enne infatti era arrivata in città nei giorni scorsi da Assemini, comune dell’area metropolitana di Cagliari, assieme al marito di 68 anni. Un viaggio quello intrapreso dai due per poter rivedere il proprio figlio di 46 anni e i due nipotini, una bambina di 12 e un bambino di 9 anni, che dopo la nonna ha riportato le ferite più serie in seguito all’incidente, per cui resta ricoverato tuttora all’ospedale Maggiore in prognosi riservata e in condizioni gravissime.

La famiglia della 63enne casalinga infatti vive a Malalbergo, poiché il padre è momentaneamente impiegato all’Aeroporto di Bologna. C’era quindi una visita familiare di piacere alla base della presenza della cagliaritana in città. Una gita che al contrario si è interrotta tragicamente nel sangue, in quel tratto di A14 tra San Lazzaro e Bologna Fiere, al chilometro 22 Nord, dove a cento metri dal casello il camper su cui viaggiavano le cinque persone è stato tamponato violentamente da un tir, secono le ricostruzioni della Polizia Stradale, intervenuta assieme ai vigili del fuoco e ai sanitari del 118.

Il bilancio dello schianto, avvenuto intorno alle 20, è stato terribile. Palmira Pitzanti non ce l’ha fatta, nonostante i tentativi di rianimazione sul posto dopo che i pompieri avevano estratto il corpo dalle lamiere del mezzo. Il nipotino di 9 anni invece è ancora ricoverato nella rianimazione del Maggiore in prognosi riservata e in pericolo di vita. Ma anche il padre 46enne del piccolo e la sorellina di 12 anni hanno riportato ferite tali da richiedere il ricovero in ospedale dopo l’urto, sebbene con lesioni di media gravità. È rimasto invece miracolosamente illeso il 68enne marito della signora sarda, che secondo le ricostruzioni al momento dell’incidente si trovava fuori dal camper per delle operazioni di ricambio di una ruota bucata, motivo per cui il camper sarebbe stato fermo nella corsia di emergenza quando è sopraggiunto il mezzo pesante. A riportare alcune lesioni di media gravità infine è stato anche l’autista del tir, un italiano di 47 anni, che è stato trasportato al pari degli altri coinvolti all’ospedale Maggiore.

Qui, su richiesta degli inquirenti che sono al lavoro per fare piena luce sulla dinamica della vicenda e appurare così eventuali responsabilità, il 47enne è stato sottoposto ad alcuni esami per determinare se al momento dell’incidente fosse o meno in uno stato di alterazione dovuta all’alcol o ad altre sostanze. Parallelamente, è stato aperto un fascicolo da parte dell’autorità giudiziaria e la polizia stradale indaga ora con l’ipotesi di reato di omicidio colposo. Un fascicolo che vedrebbe inoltre già iscritto tra gli indagati proprio il camionista di 47 anni.

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