Tragedia in piscina La bimba lotta per la vita

Le condizioni della piccola, due anni, ricoverata al Sant’Orsola, sono stabili. Dopo la morte della tata, la Procura apre un’inchiesta per far luce sull’incidente

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Sta lottando con tutta la forza del suo piccolo cuore la bimba di due anni, salvata ieri mattina mentre rischiava di annegare nella piscina dei nonni, nella tenuta di una villa in via dei Sabbioni, sui Colli. La piccola è ricoverata in condizioni stabili alla Rianimazione pediatrica del Sant’Orsola: ha un supporto respiratorio non invasivo e non è in immediato pericolo di vita, ma vista la sua età e le sue delicate condizioni, la prognosi è ancora riservata.

La sua tata, Chona Cura, filippina di 50 anni, invece non ce l’ha fatta. Troppo gravi le conseguenze del malore che l’ha colpita mentre era in piscina con la bambina: in serata la donna si è spenta all’ospedale Maggiore, dove era ricoverata in condizioni gravissime. La Procura, per far luce sul tragico incidente, ha aperto un’inchiesta, per consentire di svolgere tutti gli accertamenti necessari, come l’autopsia sul corpo della baby sitter, per capire la natura del malore e se sia stato quello a ucciderla o le conseguenze del tempo trascorso sott’acqua senza respirare.

Nessuno dei domestici che hanno tirato fuori dalla piscina bimba e tata era presente infatti quando le due sono finite sott’acqua. Non è chiaro, quindi, se la tata abbia avuto un malore mentre giocava con la bambina o se la piccola sia caduta in piscina e la donna, per salvarla, si sia buttata, sentendosi poi male per la fatica e lo choc. Una ricostruzione che soltanto l’esame autoptico sulla donna potrà definire. La comunità filippina di Bologna si è intanto mobilitata per rintracciare la famiglia della connazionale e darle un sostegno.

L’incidente è avvenuto giovedì mattina, intorno alle 11,30. La bimba, che vive con i genitori in un’altra città, era a Bologna in visita dai nonni e in quel momento era affidata alla sua baby sitter. Erano sole quando è avvenuto il tragico incidente. Sono stati gli altri domestici della villa ad accorgersi dei corpi nella piscina, che si trova nella parte del giardino che dà le spalle alla villa. Non è chiaro quanto tempo siano rimaste così, immobili nell’acqua, finché gli altri dipendenti non sono arrivati in giardino, trovandosi di fronte alla terribile scena.

La bimba è stata tirata fuori subito dai domestici ed ha ripreso conoscenza prima dell’arrivo dei sanitari del 118, subito allertati. In ambulanza la piccola è stata trasportata d’urgenza alla Pediatria del Sant’Orsola, dove si trova ancora ricoverata e dove la stanno sottoponendo a tutti gli accertamenti necessari a capire se il principio di annegamento le abbia causato dei problemi.

È stato invece più complesso rianimare la baby sitter: il cuore della donna, dopo lunghi minuti di massaggio cardiaco, ha ripreso a battere, ma le sue condizioni sono apparse subito critiche. La cinquantenne è stata infatti trasportata all’ospedale Maggiore e ricoverata in rianimazione. Malgrado la tempestività dei soccorsi, Chona non ce l’ha fatta: il suo cuore ha smesso di battere giovedì n serata. Troppo gravi sul suo fisico gli effetti del malore accusato.

La polizia che è intervenuta con più pattuglie nella villa sui Colli, una volta verificate le condizioni di donna e bambina, ha subito informato il procuratore di turno del grave incidente.

n. t.

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