Bologna, il percorso del tram lo decideranno i cittadini

Entro la prima metà di maggio il bando per la progettazione

Il tram di Firenze

Il tram di Firenze

Bologna, 1 maggio 2018 - Tram di Bologna, qualcosa si muove. Entro metà maggio uscirà la gara europea per la progettazione della prima linea del mezzo. Tempi più certi rispetto alla generica scadenza “entro maggio” che l’assessore alla Mobilità, Irene Priolo, aveva tratteggiato qualche tempo fa. Il capitolato è praticamente pronto, appena sarà tutto pronto il bando sarà pubblicato, non oltre la metà di questo mese. Si parla di uno step importante, al pari di quello dell’ottenimento dei finanziamenti da parte del ministero delle Infrastrutture e i Trasporti. Il Mit – finora guidato dal dem Graziano Delrio – ha detto di essere in attesa del progetto, nel frattempo Palazzo d’Accursio e la Città Metropolitana – con la Priolo è al lavoro il consigliere delegato alla Mobilità di Palazzo Malvezzi, Marco Monesi – hanno spedito la loro manifestazione d’interesse a ‘partecipare’ all’ingente sovvenzione.

Si parla, euro più euro meno, di circa 300 milioni di euro sul totale di circa 3 miliardi di euro che vanno a comporre il robusto bando del ministero dei Trasporti. I quattro milioni già incassati con il Patto per Bologna sono quelli che servono per la progettazione. In ogni caso, il progetto di fattibilità deve essere spedito a Roma entro il 31 dicembre 2018. La gara quindi partirà a strettissimo giro.

Ma anche la partecipazione dei cittadini sta per entrare nel vivo. Come noto, il sindaco Virginio Merola aveva annunciato che anche per scegliere il percorso della prima linea del tram, quella che potrebbe tagliare la città, questa volta come richiesto dall’ambiziosa architettura del Piano di mobilità sostenibile (Pums) si provvederà ad ascoltare i cittadini. Il percorso partecipativo nei Quartieri dovrebbe partire, come annunciato quasi due mesi fa, nel mese di giugno. Date certe ancora non ci sono, anche se si sta lavorando alacremente per farlo entrare nel vivo al più presto, tanto che non sembra impossibile una convocazione entro la fine di maggio. I cittadini saranno chiamati a scegliere tra due opzioni per quanto riguarda la linea rossa, quella che farà Fico-Borgo Panigale: passaggio ‘stretto’ su via Indipendenza oppure passaggio ‘largo’ su via Marconi, fermo restando che la tappa in stazione/autostazione è ovviamente obbligatoria.

Sul passaggio in centro stanno convergendo diversi fronti, anche l’assessore ai Trasporti della Regione Emilia-Romagna, Raffaele Donini, ha espresso la sua preferenza per un tram cittadino che colleghi bene il centro della città con gli altri punti di interetesse. Intanto, Comune e Città Metropolitana in questi giorni stanno lavorando alla modalità del percorso. Che potrebbe anche non svolgersi come quello già sperimentato per il Passante di Bologna. Gli incontri potrebbero anche essere più ridotti, si sta cercando di capire quale potrebbe essere la modalità migliore per coinvolgere la cittadinanza su una scelta molto importante.

Detto del percorso e delle tempistiche del progetto, si può aggiungere, come disse l’assessore Priolo, che il Comune spera di avere i finanziamenti per la seconda linea entro il 2019. Difficile a oggi prevedere l’avvio dei lavori – anche considerando che entro il 2019 dovrebbero partire i cantieri del Passante, nuovo governo permettendo –. Il tram avrà 4 linee. Detto della principale, subito dopo viene la blu da Casalecchio a San Lazzaro. Le altre due sono la verde da Corticella a via Larga e la gialla da Casteldebole a Rastignano. Tutte e quattro assieme sono in grado di intercettare 260mila residenti, il 67% dei bolognesi. Il servizio del tram sarà integrato con il trasporto pubblico della città, con i bus e le cinque linee del servizio ferroviario metropolitano.

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