Tram Bologna, i cantieri strada per strada

Lavori no stop, ruspe anche al sabato. Avvio nel 2022

Il rendering del tram in via Indipendenza

Il rendering del tram in via Indipendenza

Bologna, 19 maggio 2019 - Quanto tempo dureranno i cantieri della prima linea del tram a Bologna? Il cronoprogramma è ufficiale ormai da tre mesi. L’amministrazione, in questa fase di attesa per il maxi finanziamento da 510 milioni di euro che deve arrivare dal ministero dei Trasporti (l’esito si saprà forse a settembre), sta cercando di capire come fare in fretta, per lenire il ‘dolore’ che i bolognesi dovrebbero sopportare con polvere, fumi e transenne  (video). La gara per l’affidamento dei lavori della Borgo Panigale-Caab dovrebbe partire a fine 2021. I lavori inizierebbero quindi nel 2022 per durare almeno quattro anni. La linea rossa dovrebbe in definitiva partire nel 2026. Difficile ora dire quando partiranno i cantieri delle altre tre linee, di sicuro c’è che l’amministrazione attuale vorrebbe sfruttare il passaggio del tram in via Indipendenza con una sostanziale riqualificazione della via, che potrebbe diventare in gran parte pedonale 7 giorni su 7.

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Strada per strada

Il capolinea più noto è quello all’altezza del villaggio Ina, a Borgo Panigale. I cantieri, secondo il programma del Comune, procederanno a pezzi. Scendendo da Borgo Panigale arriveranno da Marco Emilio Lepido fino a via Emilia Ponente, per arrivare poi nella trafficatissima via Saffi. Ecco quindi lo snodo più critico, da Porta San Felice con la possibilità del passaggio su Riva Reno. Poi Ugo Bassi, Indipendenza (con la preferita ipotesi centro), la Bolognina con Matteotti, Mazza, via Ferrarese e poi la virata verso la Fiera: Liberazione, Aldo Moro, via Serena, viale della Repubblica, San Donato, via Pirandello e le vie Casini, Frati e Sighinolfi. Infine da via Larga fino ai capolinea di via Fanin e di viale Europa.

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I doppi turni

La sfida per l’amministrazione è quella di riuscire a ridurre i tempi. Di questo si è parlato approfonditamente tre giorni fa a Firenze, durante il summit tra progettisti (gli stessi a Bologna e Firenze), Palazzo d’Accursio e Palazzo Vecchio. Proprio dagli ingegneri sono arrivati i principali suggerimenti. «Dovremmo sperimentare i doppi turni e il lavoro di sabato, dovrebbero essere inseriti nel capitolato d’appalto – ha sottolineato l’ingegnere Sebastiano Fulci – alle 5 del pomeriggio meglio non lasciare il cantiere vuoto». L’assessore Priolo ragionerà sulla possibilità per ottimizzare i tempi. «Stesso discorso per il sabato, va utilizzato» ha continuato Fulci.

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Ingombri e semafori

Dall’assessore al Traffico di Firenze, Stefano Giorgetti, sono arrivati invece consigli sulla superficie da occupare con i cantieri. «In fase progettuale va studiato bene l’ingombro», ha concordato il direttore dei lavori, Santino Caminiti. «A Bologna l’abbiamo progettato con indicazioni preliminari di un ingombro di 6 metri» confermano gli ingegneri, contro gli oltre 7 di Firenze. «Noi abbiamo ancora problemi con i semafori – ha sottolineato Giorgetti –, sicuramente si può prevenire meglio il dialogo tra il mezzo e la città. Andando avanti con le nuove linee – e questo dell’assessore è anche un consiglio per Bologna – si possono affrontare diversamente le linee guida, il tram non è solo».

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