Tram Bologna, Nomisma. "Non impoverirà le case"

Il convegno di Assoproprietari per immaginare il mercato immobiliare del 2030

Come sarà Bologna all’arrivo del tram

Come sarà Bologna all’arrivo del tram

Bologna, 20 settembre 2019 - Come potrà essere a livello immobiliare, infrastrutturale e urbanistico una Bologna del 2030? In città i valori immobiliari medi oscillano tra i 4.300 euro al metro quadrato in zona Due Torri-Piazza Maggiore e i 2.100 euro al Pilastro. In che modo si svilupperà questo mercato e come la qualità abitativa cambierà nella Dotta? A cercare di rispondere a questi quesiti la tavola rotonda organizzata ieri da Assoproprietari.

Partendo dai progetti più grossi come il Tram (foto), l’ad di Nomisma, Luca Dondi Dall’Orologio si dimostra scettico nei confronti del «presunto dimezzamento del valore degli immobili» citato da alcuni manifestanti contrari all’infrastruttura. E per quanto riguarda l’andamento del mercato immobiliare dichiara: «Se noi guardiamo la componente proprietaria, si è aperta una possibilità in termini di redditività, che ha trovato un’appetibilità dal punto di vista del rendimento soprattutto riferendosi a un mercato di utilizzatori di breve durata». I famosi Airbnb, quindi: negli ultimi anni hanno vissuto un boom, che secondo l’ad di Nomisma potrebbe però sgonfiarsi. «Non è detto che l’affitto breve sia la soluzione migliore per ogni zona della città – sottolinea Dondi –. Ora stanno andando tutti nella stessa direzione, credo che nel giro di qualche anno qualcuno tornerà indietro».

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In materia di progettualità sui pilastri di sostenibilità, rigenerazione urbana e consumo di suolo Valentina Orioli, assessore all’urbanistica e all’ambiente del Comune sottolinea: «Sulla base della nuova legge urbanistica regionale, intendiamo approvare il Pug entro la fine del mandato amministrativo». Negli ultimi dieci anni, aggiunge l’assessore, per quanto riguarda la riqualificazione urbana diffusa ci sono tati 60.000 interventi di edilizia: «Non siamo fermi, siamo una città in movimento. Bologna vive questo doppio sviluppo di una metropoli che rimane legata ai valori della prossimità. Per questo è importante progettare mobilità e urbanistica insieme».

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«La mobilità è un valore aggiunto» commenta Alberto Govoni, segretario di Assoproprietari. «Le imprese chiedono una riduzione degli oneri di cambio destinazione d’uso per favorire la rigenerazione – aggiunge Carlotta Ranieri referente politiche ambientali Cna –. Inoltre dobbiamo migliorare le infrastrutture: il tempo perso sulle strade è una perdita economica per le nostre imprese». E sugli «assetti normativi inadeguati» al dinamismo odierno e del futuro interviene Leopoldo Freyrie, presidente fondazione Riuso: «Deve esserci una capacità di adattamento ai cambiamenti». Anche Pier Giorgio Giannelli presidente ordine Architetti Bologna ha una visione simile: «Quello che serve è avere sia una visione di lungo periodo, ma anche di breve». «Viva il tram – commenta poi Edoardo Zanchini vicepresidente nazionale di Legambiente –. Bisogna mettere le persone nella condizione di fare a meno dell’auto perché ci sono alternative più comode e sostenibili».

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