Tram Bologna: più di trecento espropri sulla Linea 2

Interessano privati, società, banche, enti di ricerca e proprietà pubbliche. L’assessore Mazzanti: "Si tratta in gran parte di interventi minimi"

Tram a Bologna

Tram a Bologna

Bologna, 25 gennaio 2021 - La lunga lista degli espropri previsti dal progetto della Linea 2 (verde) del tram – direttrice Corticella-Castel Maggiore – si concretizzerà, approvato il progetto esecutivo, con l’arrivo delle raccomandate o delle Pec ai proprietari interessati. Si tratta di più di 300 soggetti, elencati nel ‘Progetto di fattibilità tecnica ed economica’ della linea 2. Alla voce "superficie da espropriare" si va da un fazzoletto di un solo metro quadrato ai 10.162 metri quadrati, l’equivalente di un campo da calcio e mezzo.

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Le procedure di esproprio riguardano, in maggioranza, unità immobiliari private. Ma – lungo i circa 7,5 chilometri della linea, che corre da piazza Unità a Castel Maggiore – sono coinvolti anche banche, imprese, agenzie immobiliari, concessionarie d’auto, enti di ricerca, società di leasing e grande distribuzione. Interessate anche proprietà di Comune, Anas, Demanio, Asl, Rfi e Autostrade.

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"Il numero è alto, ma bisogna intendersi sul significato di esproprio", afferma Claudio Mazzanti, assessore alla mobilità del Comune. "Nel 90 per cento dei casi – calcola – si tratta di occupazioni temporanee legate a esigenze di cantiere. O di interventi minimi: spostamento di tombini, sistemazione di marciapiedi, raccolta di acque, servitù per apporre ganci agli edifici, posa di cavi e sottoservizi". Insomma, assicura Mazzanti, "tocchiamo il minimo, nessuno perderà la casa. Anzi, intere zone saranno riqualificate".

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«Siamo ancora in una fase interlocutoria, di progettazione di massima – afferma Daniele Ara, presidente del Quartiere Navile –. Ci sarà tutto il tempo per una discussione di dettaglio. Da parte nostra siamo apertissimi al confronto con le attività commerciali e con i residenti. Ogni preoccupazione è legittima. Ascolteremo tutti, troveremo soluzioni". Come già accaduto nel caso della Linea 1 (rossa) – Borgo Panigale-Caab – alla lettera formale di avviso dell’avvio del procedimento di esproprio il Comune allegherà un volantino. "Indicheremo – spiega Mazzanti – gli orari dei nostri uffici a cui i cittadini potranno rivolgersi per avere una spiegazione dettagliata e vis-à-vis dell’intervento previsto sulle loro proprietà".

Mazzanti tranquillizza anche chi è preoccupato per l’impatto dei cantieri: "Non si lavora più come un tempo, ora si va avanti per stralci, per lotti successivi". In ogni caso, "saranno organizzati incontri con i frontisti per organizzare al meglio la cantierizzazione e ridurne al minimo i disagi". Più in generale, Ara ritiene che "sia il momento di fare un salto di qualità sull’uso del mezzo pubblico, a partire dal tram e dal Servizio ferroviario metropolitano". Arrivare a Corticella con il tram "sarà importantissimo per intercettare chi arriva dal Nord della città, che dovrà transitare il meno possibile con il mezzo privato".

Raggiungibili in pochi minuti da ogni parte della città, "la Bolognina e Corticella diventeranno nuove centralità, nuove aree di sviluppo vissute da giovani coppie che oggi cercano casa e lavoro in zone piene di servizi e dotate di un sistema di trasporto pubblico veloce e moderno". Ara risponde anche alla critiche sollevate dal centrodestra. Lucia Borgonzoni, senatrice della Lega, "cavalca la protesta senza proporre un’idea di città – afferma il presidente del Navile –. È facile soffiare su chi ha paura e sugli scontenti, è più difficile ascoltare e prendere decisioni". Ara invita quindi Marco Lisei e Francesco Sassone (FdI), che bocciano il progetto tram senza appello, "a partecipare agli incontri pubblici previsti, per capire. Chi ha cultura di governo deve dire come si lavora sul trasporto pubblico. Per ora loro si limitano a cavalcare le paure".  

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