Tram Bologna, partita la campagna d'informazione

Il Comune apre sportelli nei quartieri: domande su parcheggi, viabilità e cordoli

Gli informatori della Fondazione Innovazione Urbana ieri al Centro commerciale Pilastro (Schicchi)

Gli informatori della Fondazione Innovazione Urbana ieri al Centro commerciale Pilastro (Schicchi)

Bologna, 11 aprile 2019 - «Ecco, io abito proprio qui dietro, in via Trauzzi. Da quelle parti potrebbe passare il tram? Finalmente». Il signor Enrico D’Ignazio indica il maxi progetto della tranvia (VIDEO) che i ragazzi dell’Innovazione Urbana, in un assonnato Centro commerciale Pilastro, gli sfogliano davanti per spiegare il percorso. Come lui, altri cittadini ieri si sono avvicinati al banchetto allestito dal Comune per chiedere informazioni.

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«Ma passerà in via Pirandello?» ripete la signora Elda. Una domanda gettonatissima ieri al San Donato, del resto il taglio diagonale nel cuore del Pilastro la cittadinanza lo vuole. E pure il presidente Simone Borsari ha dato il suo assenso. Insomma, sono partiti senza sosta gli sportelli ‘spiega-tram’ evocati dal Comune, i ragazzi della Fondazione Innovazione Urbana erano stati già a Borgo Panigale lunedì e martedì al Porto Saragozza e al Navile. In totale, calcolando domande e abboccamenti, sono alcune decine le persone che in totale hanno chiesto e sfogliato la margherita del progetto in questi giorni. Un confronto che continuerà nelle prossime settimane e che si preannuncia centrale. Visto che, questo è chiaro al Comune, i cittadini hanno chiesto soprattutto di essere aggiornati sull’evoluzione progettuale del nuovo tram.

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Ieri intanto al Centro commerciale di via Pirandello (di prima mattina era possibile chiedere lumi anche nella sede del Quartiere, dalle 9 alle 10.45) è partita la chiacchierata, dalle 11.15 fino all’una. Non tantissime le persone presenti all’interno della struttura, c’è solo una fila al punto Aci per rinnovare bolli e patenti. «Il tram? Sì, ci informeremo, ne abbiamo sentito parlare» spiegano gli automobilisti, mentre qualcuno dal bar occhieggia e altri uscendo dal supermercato si fermano al banchetto, come il signor D’Ignazio che rimpiange il vecchio tram. «Da ragazzo abitavo in stazione, eccome se c’era il tram» ricorda. È ancora in forse il passaggio proprio in via Pirandello.

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«Ma è importante che ci sia, per tutta questa zona. A Bologna il tram funzionava, è ora di farne uno nuovo». D’accordo Elda Guadagnini. «Io sto in via Casini – spiega mentre guarda il maxi fascicolo del progetto – e direi che sono contenta, questo tragitto per il San Donato sarà importante. Il tram servirà istituzioni, ospedali, servizi di ogni tipo. Bene così». Le domande sono più o meno le stesse: ‘ci sarà accesso per i mezzi di soccorso?’ ‘La sede stradale avrà cordoli o barriere?‘ ‘Quanti e quali parcheggi si perderanno?‘ Come al Borgo, anche al San Donato i cittadini vogliono vederci chiaro. La Fondazione Innovazione Urbana intanto continuerà con il suo lavoro di sportello anche nelle prossime settimane, ma non è escluso che, se ai punti ora prestabiliti dovessero essere reiterati gli scarsi afflussi, le strategie di comunicazione cambino. Si vedrà. Intanto ieri è stata effettuata un’informazione ‘negozio a negozio’ di tutti gli esercizi commerciali del complesso.

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