
Uno dei tanti cantieri del tram già presenti in via Emilia Ponente
Bologna, 9 febbraio 2025 – Da domani i residenti e i commercianti di Santa Viola dovranno fare "un giro dell’oca" per spostarsi da casa o per arrivare al lavoro. L’ennesimo cambio di viabilità sulla via Emilia Ponente, che comporta una sola corsia percorribile a senso unico in direzione centro dal Pontelungo (lato centro) fino a via della Ferriera, getta nello sconforto chi, quotidianamente, deve transitare "lungo il cantiere a cielo aperto" in cui si è trasformata l’intera zona. Zona in cui non c’è nessun cartello che annuncia la nuova modifica. Questo manda in confusione ancor di più i cittadini, uniti in un unico grido: "La preoccupazione è alta e vogliamo essere ascoltati".
L’allarme arriva dalle attività commerciali, quasi accerchiate dai lavori del tram e dalla chiusura del Pontelungo, e anche dai residenti, che avanzano proposte per gestire al meglio questa fase per "rendere la mobilità più fluida e accessibile a tutti". Come, ad esempio, "trasformare a doppio senso alcune vie laterali della via Emilia, come via Speranza o via Agucchi – propone Sandro Cristallini –. Per rientrare a casa sarà un caos, tra l’ingorgo del traffico e il tempo perso, che invece è un bene prezioso. Rendere a doppia circolazione determinate strade sarebbe un primo passo per muoversi in maniera più semplice".
A essere colpito, infatti, "è tutto l’hinterland, non solo la via Emilia – esclama Ivano Rossi –. I lavori si possono fare, ma sarebbe stato meglio agire per tratti, perché ora viviamo in un cantiere a cielo aperto".
I lavori preoccupano chi deve prendersi cura dei più fragili, come Lino Di Salvo: "Passeggiando mi chiedevo proprio come farò a raggiungere o portare fuori casa mia mamma, che è disabile e non può camminare – confessa –. Questo cambiamento sarà un bel problema, sono preoccupato. Il tram un domani sarà un miglioramento, ma bisognerà valutare meglio le condizioni attuali di mobilità".
I momenti più critici per i cittadini sono gli orari di punta, come quello mattutino, quando "le famiglie portano bambini e ragazzi a scuola, per poi andare al lavoro – evidenzia Michele Vaira –. La mattina questo tratto è molto trafficato e i ritardi sono garantiti. Il senso unico non ci voleva, tra l’altro non abbiamo ricevuto comunicazioni chiare, non ci sono nemmeno i cartelli". È anche Paolo Chiusoli ad accendere i fari sulla mancanza di indicazioni stradali: "Non ci sono cartelli che indichino il cambio di viabilità e le persone non sanno che tragitto fare per tornare a casa – fa notare il titolare di Caffè Antico –. Per chi ha un’attività, come me, è un delirio. È un momento duro per tutti".
Nel via vai dei mezzi dei cantieri e delle auto in coda ai semafori, dietro le vetrine dei negozi i commercianti, in silenzio, lanciano un grido di aiuto. Sono quelli che direttamente affacciano sulla via Emilia a tenere alta l’attenzione: "Ci saranno ulteriori disagi, un’escalation per il nodo della viabilità – racconta Guglielmo Piombini della Libreria Del Ponte –. In questi mesi sto facendo molta fatica e temo che la situazione peggiorerà nei prossimi mesi. Siamo tutti molto preoccupati, anche perché per i clienti che arrivano in macchina, in particolare dal centro, sarà molto difficile raggiungerci". Per chi vive e "lavora qui, le difficoltà ci sono e sono evidenti – sostiene il benzinaio Francesco Riccio –. Mancano i parcheggi, le persone non si fermano. Bisogna continuare a lavorare, nella speranza che ne valga la pena".
I problemi, ormai, "sono giornalieri, tra interruzioni dell’acqua e della luce – esclama Duka Valbona di Hair Atelier –. La clientela è poca, ma la preoccupazione è tanta. Il danno c’è e non sappiamo come si svilupperà la situazione, tra la mancanza di parcheggi e la difficoltà degli spostamenti". Da quando il cantiere è arrivato alla porta del Bar Mito, "i tavoli esterni sono sempre vuoti, perché polvere e rumore non invogliano i clienti – racconta Stefania Bignami –. È una situazione critica: abbiamo segnato un -20/30% sul fatturato e non ci sono aiuti".