PAOLO ROSATO
Cronaca

Tram Verde, nuova grana. Cittadini contro la galleria: "Distruggono la Bolognina"

Il Comitato di residenti: "Lavori in contraddizione con la narrazione green". Quasi 500 firme contrarie raccolte, dopo le Feste il summit con il Comune.

Tram Verde, nuova grana. Cittadini contro la galleria: "Distruggono la Bolognina"

Tram Verde, nuova grana. Cittadini contro la galleria: "Distruggono la Bolognina"

"Chiediamo di non costruire quel sottopasso perché il progetto prevede di abbattere 22 platani. Le conseguenze ambientali, estetiche e strutturali vanno a peggiorare una situazione di per sé già troppo sacrificata e sono in contraddizione con i vantaggi descritti per la realizzazione del tram". Non piace a una bella fetta dei cittadini residenti la galleria che percorrerà il tratto stradale Ferrarese-Mazza-Bolognese, nel cuore della Bolognina, che verrà realizzata con i lavori della linea Verde della tranvia. Non piace a tal punto che il neonato comitato ‘No sottopasso Ferrarese‘ ha già depositato in Comune una petizione di quasi 500 firme. Un nuovo atto di opposizione dopo incontri in quartiere, flash mob (se ne rifarà uno il 27 dicembre) e lamentele esplicite. Il Comune va avanti, ma i cittadini promotori della petizione incontreranno l’assessora Valentina Orioli dopo le Feste.

"La cosa incredibile è che vengono mantenute le tre corsie esistenti, alle quali se ne aggiungono due che vanno sottoterra – racconta la cittadina Maria Pietroforte, che ha sottoscritto la petizione –. Lì c’è di tutto, anche l’interscambio tra la Rossa e la Verde. Non contestiamo il tram in sé, no, ma la realizzazione di questa galleria che non era nei progetti iniziali, c’era solo l’interscambio. Contestiamo che si vada giù a sventrare la città nel cuore di un asse storico, attorno ci sono caseggiati degli anni 50 e sotto l’acqua che scorre. Insomma, diverse problematiche". Il tema era già stato preso di mira dalla Consulta del Verde. "Chiediamo lo stralcio del sottopasso, assieme al rafforzamento dell’asse Creti-Tiarini, una soluzione alternativa già depositata dall’architetto Santacroce – continua Pietroforte –. Ci dicono poi che gli alberti verranno sostituiti, ma non c’è alcuna certezza e ne abbattono altri alle spalle delle nostre case". Dove, di fianco al parco della Zucca, verrà realizzato un parcheggio di tre piani per compensare l’eliminazione del parcheggio sotterraneo in piazza dell’Unità. "Sarebbe un’altra bruttura inutile, si usino con convenzioni i parcheggi inutilizzati al Minganti".

Sulla vicenda vuole vederci chiaro Francesca Scarano. "Anche in questo caso, come accaduto per il giardino Don Bosco delle scuole Besta, l’amministrazione resta sorda alle richieste giustificandosi con un assurdo confronto pubblico con i cittadini – attacca la consigliera del gruppo misto –. Abbattere alberi è diventato il leitmotiv del Comune che mentre da un lato si atteggia a paladino dell’ambiente, dall’altro prende decisioni come questa. Inviteremo il comitato in commissione".