Trapianti, è arrivata la macchina 'salvacuore' al Sant'Orsola di Bologna

L'Organ care system previene le ischemie e mantiene l'organo vivo e battente: permetterà di fare più interventi e di tagliare le lunghe file d'attesa

La presentazione della macchina 'salvacuore' per i trapianti (Fotoschicchi)

La presentazione della macchina 'salvacuore' per i trapianti (Fotoschicchi)

Bologna, 13 gennaio 2022 - Da oggi al Policlinico Sant'Orsola è in funzione una macchina 'salvacuore' (nome tecnico Organ care system): uno strumento che permetterà di fare più trapianti e di tagliare le lunghe file d'attesa. L'acquisto è stato possibile grazie alla Fondazione Sant'Orsola e alla generosità di oltre 1.000 donatori, che hanno raccolto la cifra necessaria al suo acquisto in piena pandemia.  In sostanza la macchina salvacuore permetterà di mantenere l'organo vivo e battente anche dopo la donazione, riducendo le ischemie e aumentando così il numero dei trapianti che è possibile realizzare, in qualche modo 'frenato' dall'età media dei donatori. 

Due cuori salvano una neonata e un 24enne

La macchina che riduce le ischemie

Quando l'organo viene donato, infatti, pur essendo conservato a bassa temperatura, va incontro a processi di ischemia che possono deteriorarne la funzionalità. Se questa era già diminuita a causa dell'età avanzata del donatore, il cuore può risultare non idoneo al trapianto. Nonostante dunque il Sant'Orsola rappresenti un' eccellenza a livello nazionale, si allunga così inevitabilmente la lista d'attesa, che in Emilia-Romagna conta quasi 60 persone che aspettano, a volte per oltre due anni, un nuovo cuore.

Per 8 ore il cuore resta caldo e battente

La macchina 'salvacuore' e' un'attrezzatura altamente tecnologica e informatizzata che - tramite un meccanismo di perfusione extra-corporea - permette di mantenere il cuore caldo e battente fino a 8 ore dopo il prelievo dell'organo. In questo modo il cuore non si danneggia e i vantaggi sono più di uno:  1 - il cuore può essere trapiantato in sicurezza anche se proviene da un donatore più anziano 2 - gli interventi di lunga durata - per la presenza di altri problemi ad esempio vascolari - possono essere affrontati con maggiore sicurezza 3 - le possibilità di trasferimento dell'organo da un ospedale all'altro, per raggiungere un paziente idoneo a quell'organo, sono più ampie. 

L'Organ care system permette inoltre di monitorare tutti i parametri emodinamici e metabolici dell'organo e ricondizionarli, 'curando' il cuore con farmaci e interventi adeguati prima del trapianto, rendendo utilizzabili anche organi che altrimenti sarebbero stati scartati in via precauzionale ed offrendo così le maggiori garanzie di riuscita e sicurezza dell'intervento. 

Ora solo il 49% dei cuori donati viene utilizzato

Una macchina che ricorda che ogno cuore donato è estremamemnte prezioso, mentre la disponibilità di organi per il trapianto resta molto limitata e comunque inferiore rispetto al numero di pazienti in lista d'attesa. Secondo le ultime rilevazioni disponibili a livello nazionale, informa il Sant'Orsola, solo il 49% di cuori donati riesce ad essere utilizzato per il trapianto (dato 2019). 

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