Batte un cuore nuovo nel petto del piccolo Fabio

Trapiano al Sant'Orsola. L'organo proviene da un bimbo di Taranto

Un ospedale

Un ospedale

Bologna, 11 gennaio 2016 - Dai primi di dicembre viveva al Sant’Orsola, attaccato giorno e notte a un Berlin Heart, una macchina che sopperiva all’insufficienza del suo piccolo cuore malato. Da ieri però nel petto di Fabio (il nome è di fantasia), bimbo emiliano di appena un anno, batte un cuore nuovo, che gli è stato trapiantato grazie al gesto di grande generosità di una famiglia di Taranto.

L’organo infatti proviene da un piccolo di sei mesi, deceduto sabato mattina nell’ospedale Santissima Annunziata del capoluogo pugliese a causa di una grave insufficienza respiratoria che lo affliggeva dalla nascita. I genitori hanno acconsentito al prelievo degli organi, che sono giunti a Padova, Bergamo e Bologna.

Grazie a un volo organizzato dal 118, sabato pomeriggio dal Sant’Orsola sono partiti due cardiochirurghi, Emanuela Angeli e Lucio Careddu, che dopo avere prelevato il cuore sono tornati, all’una di notte, al policlinico. Ad attenderli, in sala operatoria, c’erano il professor Gaetano Gargiulo, direttore del dipartimento cardio-toraco-vascolare, e il dottor Francesco Petridis, insieme a un’équipe di anestesisti e infermieri. I quattro chirurghi si sono avvicendati in sala operatoria fino alle 9.30 di ieri mattina, quando Fabio è stato trasferito in terapia intensiva.

L’intervento è tecnicamente riuscito, ma la prognosi resterà riservata almeno per le prime 48 ore, le più delicate dopo un’operazione tanto complessa.

Lo scorso venerdì avevamo raccontato sul ‘Carlino’ la storia del piccolo paziente e di un altro bambino che vive al Sant’Orsola nella stessa situazione. «Spero solo – aveva detto la mamma di Fabio – che si trovi presto un cuore per mio figlio».

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