Trappole per le nutrie Caccia ai sabotatori

Già un centinaio gli episodi. Il consigliere delegato Persiano:. "Chi ostacola la cattura mette. a rischio l’incolumità di tutti"

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Si stringe il cerchio intorno agli animalisti che danneggiano le gabbie delle nutrie per liberarle in quasi tutta la provincia. La polizia provinciale sta indagando per individuare i vandali, che rischiano denunce penali. I responsabili delle gabbie divelte sarebbero sempre gli stessi. Le indagini sono iniziate dopo le denunce dei 250 agricoltori formati per la cattura del dannoso roditore. Le segnalazioni sono arrivate da Molinella, Bentivoglio, Galliera, Pieve di Cento, Crevalcore, Castenaso e Calderara. Sarebbero oltre un centinaio le gabbie divelte.

Il consigliere delegato alla polizia provinciale della Città Metropolitana Raffaele Persiano illustra la situazione: "I cunicoli e gallerie scavati dalle nutrie lungo argini e fossi costituiscono, in maniera non opinabile, sono fatti, un rischio per l’incolumità delle persone, la sicurezza idraulica e stradale, le colture e l’ecosistema, la sicurezza sanitaria. Pertanto l’attività con le trappole per catturarle risulta fondamentale per il territorio. Chi chiede di contrastare tale attività di polizia, in ragione di una diversa sensibilità che va considerata ma non assecondata rispetto ad un animale tecnicamente infestante, rovinando o alterando le gabbie-trappole, non solo mette potenzialmente a rischio la sicurezza dei propri concittadini ma commette due reati penali che comportano la denuncia all’autorità giudiziaria". Per Persiano la Città Metropolitana sta facendo la sua parte: "La polizia locale, a cui va il mio sentito ringraziamento, sta lavorando su due fronti. Da un lato ha formato 250 volontari, un numero senza precedenti. Dall’altro sulla vigilanza a tutela dell’attività con le trappole e di chi quotidianamente lavora al fianco dell’ente pubblico. Boicottare il lavoro, di chi cerca di tutelare il territorio e l’incolumità di tutti non mi pare giustificabile comunque la si pensi".

Matteo Radogna

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