FRANCESCO MORONI
Cronaca

Trasporti, sciopero e polemiche: "Pochi autisti e stipendi inadeguati"

Adesione "altissima" alla mobilitazione indetta da Usb: per il sindacato, sotto le Torri, ha toccato il 90%. Filt-Cgil sulla Città 30: "Abbiamo chiesto di discutere alcune proposte, ma il Comune non ci ha riconvocato".

Trasporti, sciopero e polemiche: "Pochi autisti e stipendi inadeguati"
Trasporti, sciopero e polemiche: "Pochi autisti e stipendi inadeguati"

Il lunedì nero dei trasporti porta con sé "un’altissima adesione" allo sciopero nazionale di 24 ore indetto da Usb, alcuni disagi e anche qualche polemica.

A cominciare dal polverone sulla ‘Città 30’ e sui nuovi obblighi già in vigore, su cui scatteranno anche le sanzioni da gennaio. A salire sulle barricate sono gli autisti di Tper: "Con l’arrivo dei nuovi limiti di velocità, abbiamo chiesto di poter discutere di alcune modifiche da noi proposte a tutela del personale di guida – spiegano da Filt-Cgil –. Dopo i primi due incontri, assessore e tecnici non hanno più proceduto a convocare un incontro per informarci delle analisi e dei risultati della sperimentazione". "Riteniamo questo un atteggiamento miope e poco rispettoso", concludono da Filt-Cgil.

Ma non solo, perché Usb ieri ha indetto anche un presidio davanti al deposito di via Ferrarese per alzare l’attenzione anche su altri due aspetti: la carenza di autisti e gli stipendi troppo bassi.

"Abbiamo salari di ingresso per gli autisti neoassunti di sette euro lordi – puntualizza Luigi Marinelli dell’Usb –. C’è un’enorme difficoltà a trovare autisti, legata al fatto che chi viene a lavorare in Tper ha condizioni salariali che non gli consentono di affrontare il carovita, che c’è a Bologna come in altre parti d’Italia".

"Se prendo 1.400 euro netti in busta paga, indennità, straordinari e festivi compresi, è chiaro che, pagando almeno mille euro per l’affitto, i conti non tornano – prosegue Marinelli –. Esiste un problema non solo nel trovare gli autisti, ma anche nel farli restare a lavorare, a fronte del fatto che le condizioni di lavoro, come turni e orari, sono molto gravose".

Non passa in secondo piano, poi, il tema sicurezza: "Tutti gli incidenti di questi giorni confermano l’urgenza di introdurre una legge sugli omicidi sul lavoro e sulle lesioni gravi e gravissime – conclude il sindacalista –. Anche in questa occasione stiamo raccogliendo le firme per una proposta di legge, insieme a quella per il salario minimo legale a dieci euro lordi l’ora in paga base".

Lo sciopero è andato in scena, nel rispetto delle fasce di garanzia, dalle 8.30 alle 16.30 di ieri e dalle 19.30 fino a fine servizio. La mobilitazione ha visto sotto le Torri un’adesione significativa: per Usb ha toccato addirittura "il 90%", mentre per Tper il dato sarebbe più contenuto, peri – per quanto riguarda la prima fascia oraria – al "70%".

Da Filt-Cgil, infine, lanciano un altro appello: al Comune e alla Città metropolitana è stata inviata una richiesta di incontro "per il riconoscimento della proroga dell’affidamento del servizio a

Tper".

"Questa richiesta è preliminare allo sciopero, in caso venga ancora confermata la mancata volontà di formalizzare la proroga", scrive Filt-Cgil su Facebook, parlando anche della richiesta di "un incontro urgente con la Regione in merito alle gravi condizioni economico-normativo in cui versano i conducenti di linea".

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